Taormina. “La prima vera stagione di ripresa economica, che anche a Taormina sta registrando numeri da record sulle presenze turistiche, rischia seriamente di venire vanificata dal caro bollette. Occorrono interventi urgenti a sostegno di tanti imprenditori che contavano su questa estate per il rilancio delle loro attività, dopo aver dovuto affrontare anni estremamente difficili a causa della pandemia”. Il grido d’allarme è del sindaco di Taormina, Mario Bolognari, componente della cabina di regia del G20 Spiagge.
L’associazione dei principali Comuni balneari del Paese ha chiesto al Governo interventi immediati con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, sollecitando anche una presa di posizione da parte di tutti i partiti impegnati in campagna elettorale. Il problema riguarda anche le spese per i servizi sostenute dagli enti locali.
“Per l’ultimo trimestre – aggiunge il sindaco Bolognari – il Comune di Taormina ha ricevuto una richiesta di pagamento di fornitura di energia elettrica per un totale di 590mila euro. Se le imprese e le famiglie stanno subendo una stangata senza precedenti, i Comuni così procedendo andranno tutti in grave sofferenza. Senza un intervento dello Stato il risultato potrebbe essere che imprese e famiglie pagheranno questi aumenti anche sotto varie forme di tariffe e tasse. Quando abbiamo fatto il bilancio avevamo previsto un aumento dei costi energetici, ma non di queste proporzioni”, conclude il sindaco di Taormina.
Secondo Roberta Nesto, coordinatrice del G20 Spiagge e sindaca di Cavallino Treporti, “la situazione è particolarmente grave per tutte le aziende che operano nel turismo balneare e che vedono diminuire consistentemente gli utili dopo il pagamento di bollette raddoppiate o triplicate rispetto all’inizio stagione. E che dire delle casse dei nostri Comuni? L’aumento del gettito della tassa di soggiorno non recupera di certo, se non in minima parte, l’aumento delle spese delle nostre amministrazioni: così rischiamo di dover tagliare i servizi ai cittadini”.
Per i sindaci del G20 Spiagge, il Governo è l’unico soggetto in grado di far fronte a questa autentica emergenza. “Pur in questa situazione elettorale – affermano i sindaci – la possibilità di istituire un fondo per calmierare i costi energetici sembra possibile: è chiaro che interventi strutturali sulle politiche energetiche avranno il primo posto nelle preoccupazioni del governo che uscirà dopo le elezioni del 25 settembre. Ma, proprio per questo, poniamo l’attenzione sulla gravità della situazione economica oggi: se non ci sono interventi decisi ed immediati attraverso un fondo di sostegno, noi ci troveremo con gli operatori turistici che chiuderanno prima, che rinunceranno all’allungamento della stagione estiva provocando una fin troppo evidente ricaduta sull’occupazione, sulla economia di intere comunità turistiche e, ovviamente, ricadranno anche sui bilanci dei nostri Comuni. Una rovinosa caduta dopo una delle stagioni più positive da sempre. Così mancheranno nuovi investimenti in questo importante comparto economico che verranno assorbiti dagli enormi guadagni delle compagnie energetiche: un vero peccato – concludono i sindaci del G20 Spiagge – e, forse, una vera ingiustizia”.