Da Carlo Triscari, capitano della Civitas Linguaglossese di calcio Uisp, riceviamo e pubblichiamo: “In riferimento alla gara Triskell Taormina-Civitas Linguaglossese, vorrei sottolineare che è stata la mia squadra a creare maggiori occasioni da rete rispetto agli avversari e se non sbaglio gli unici tiri del Triskell Taormina sono arrivati da due calci di punizione che poi hanno portato i taorminesi alla vittoria per 2-1 (anche se la seconda punizione, quella del gol di Quattrocchi, non esisteva completamente). Dopodichè, se non ricordo male, il Triskell Taormina non ha creato più nulla. Parlando del direttore di gara, ricordo che il centrocampista taorminese Salvatore Mazza è stato graziato parecchie volte. Al 2′ di gara era già stato ammonito, per noi era un fallo da cartellino rosso, ma lasciamo perdere. Poi al 15′ come mai lo stesso Mazza non è stato cacciato negli spogliatoi quando ha mandato a quel paese un avversario e in più ha avuto una reazione nei confronti del nostro giocatore Dario Emmi? E dopo, quante altre dure entrate ci sono state nei confronti dei due centrali di centrocampo Barone e Salvà? Penso che non si possono contare. Adesso non elenco più quanto accaduto, ma vorrei concludere dicendo che se il Triskell Taormina chiudeva la partita in otto uomini non c’era davvero nulla da dire”.
Diciamo anche che siete stati sfortunati, ma se nel calcio non si segna non si vince. Capitano, correggimi se sbaglio: avete avuto almeno 5 punizioni dal limite e non avete segnato. Noi abbiamo sfruttato , con un po di fortuna ed ESPERIENZA vedi il secondo fallo da te commesso prorpio su di me, le punizioni che l’arbitro ci ha assegnato. Poi sugli errori arbitrali si potrebbe parlare all’infinito, ma mi meraviglia che lo fa un capitano di una squadra , a mio avviso, forte ma con poca esperienza!!! Ho giocato 20 minuti e vi siete mandati a quel paese con i vostri compagni 3 o 4 volte. Secondo me comunque avete tutte le carte in regola per vincere il campionato.Diciamo che il pareggio era il risultato più giusto.
Mario Quattrocchi
Per quanto rigurada le occasioni, sono d’accordo con il capitano della Civitas Linguaglossese, anche se devo dire che il nostro portiere non ha compiuto nessun intervento di rilievo e il goal è arrivato soltanto su un nostro autogoal. Inoltre vorrei ricordare che a metà del secondo tempo c’era, a mio avviso, un netto rigore a nostro favore che non ci è stato accordato.
Invece, per quanto riguarda Mazza, vorrei dire che la sua partita è stata fortemente condizionata e si è conclusa con un’espulsione ingiusta, poichè la seconda ammonizione non si discute, ma la prima è stata inventata dall’arbitro il quale, a fine partita, mi ha detto: “è vero che ha preso il pallone e se avesse preso le gambe?”. Pertanto mi sembra evidente che l’arbitro avrebbe potuto fischiare al massimo una punizione per gioco pericoloso, invece lo ha ammonito conzionandone l’intera partita.
Infine, non capisco perchè avremmo dovuto chiudere la partita in otto uomini; mi sembra che si giochi a calcio, i falli di gioco ci stanno e poi, anche gli avversari hanno fatto lo loro parte.
Carissimo capitano Triscari,
il pallone è rotondo e vince chi mette più palloni in rete quindi è inutile recriminare. La solita logica antisportiva.
Ritengo che in un campionato UISP la cosa importante sia divertirsi e fare sport (certo non è bello essere vessati dall’arbitro perchè l’obiettivo resta vincere).
Spero che almeno oltre ai falli in campo ci sia stato fair play fra le squadre (quando facevo io la UISP era rissa si una no).
Complimenti a tutti quelli che fanno sport per il bene della collettività.
Respingiamo al mittente qualsiasi tentativo di creare una polemica inutile e fuori luogo. Alla fine della partita mi sono complimentato con i giocatori della Civitas per l’ottima partita da loro disputata, ma soprattutto con i miei che con grande carattere e determinazione sono riusciti a portare a casa la vittoria. Sulle decisioni dell’arbitro e su tutto il resto preferiamo non commentare, anche perchè nel campionato Uisp una regola non scritta prevede che al triplice fischio una bella stretta di mano sancisca sportivamente la fine dei giochi, anzichè tentare di creare tensioni con dichiarazioni ai media. Forse i giovani giocatori della Civitas devono ancora percepire questo messaggio, riuscendo a capire che nello sport, come nella vita, bisogna talvolta saper accettare serenamente la vittoria dell’avversario.
Marco Privitera
Presidente A.S.D. Triskell Taormina