Pubblichiamo una lettera aperta al sindaco Mauro Passalacqua scritta da Michele Galeano, giocatore del Triskell Taormina di calcio Uisp: “Gentilissimo Signor Sindaco, Le scrivo queste due parole, come sfogo in merito all’increscioso episodio che domenica pomeriggio ha visto coinvolto me insieme ai miei compagni di squadra allo stadio Bacigalupo. Inizialmente ho dovuto sentire delle parole di insulto (che non mi sembra il caso di riportare) da parte di un tizio addetto alla sicurezza del Taormina calcio (il quale pensava di non essere in presenza di giocatori del Triskell), a cui mi sono sentito in dovere di ribattere per difendere me e i miei compagni. Dopo è arrivato un certo dirigente che ha impedito il regolare inizio della nostra partita, creando in tutta la squadra un clima di nervosismo. Fino all’ultimo secondo prima dell’inizio della gara non ha permesso di accendere le luci dello stadio, che poi sono state messe in funzione grazie all’intervento di alcuni vecchi dirigenti del Taormina calcio e la partita si è svolta con un’ora di ritardo, condizionandoci fortemente sia a livello psicologico, togliendo la giusta concentrazione, sia a livello fisico, infatti non abbiamo potuto fare riscaldamento e alcuni miei compagni si sono infortunati. Sono un cittadino di Taormina, difendo i colori di squadre di calcio di Taormina da 14 anni e ho sempre giocato in questo stadio, ma soprattutto mi sono sempre sentito orgoglioso di essere taorminese e fortunato di essere nato in questo bellissimo paese. Purtroppo quello che è successo domenica mi ha rammaricato tantissimo, in quanto persone estranee hanno voluto dimostrare di avere più peso rispetto a noi taorminesi e questa è una situazione che ormai va avanti da troppo tempo. Ci chiedono dei soldi per poter disputare le partite, andando contro le parole nella convenzione tra il Comune di Taormina e il Taormina calcio e ci impediscono di avere un nostro piccolo spazio settimanale per gli allenamenti, così di volta in volta siamo costretti a chiedere dei favori alle altre squadre anche quando il campo è libero o ci dobbiamo fare ospitare in altri campi limitrofi. Domenica mi sono sentito umiliato e maltrattato, come taorminese, dall’arroganza, dalla presunzione e dall’ineducazione con cui questo personaggio di Messina ha fatto valere i suoi soprusi sopra i nostri diritti. Sono sicuro che grazie alla sua figura di Primo Cittadino (che questo individuo spesso ha cercato di scavalcare) e di persona vicina e sensibile alle problematiche dei concittadini, la situazione si possa sistemare nel più breve tempo possibile e non si verifichi mai più una circostanza simile che ci ha umiliati come taorminesi e ha dato una brutta immagine del paese, anche nei confronti della squadra avversaria che era incredula sull’accaduto. Mi scuso per questo mio sfogo e La ringrazio per il tempo che Le ho fatto perdere per metterLa a conoscenza di questa gravissima situazione che si è verificata. Michele Galeano”.