SPORTING TAORMINA-CATANIA S- PIO X 3-2
SPORTING TAORMINA: Gulisano, Orlando, Urso, Puglia (69’ Mannino), Trovato, Filistad, Emanuele, Munafò, Battaglia (64’ Rapisarda), Ancione, Gallo (64’ Giannaula). A disp.: Saia, Mancuso, Maggioloti, Bevacqua. All. Coppa.
CATANIA S. PIO X: Romano, Doccula, Santonocito, Meli, Sapienza, Nicotra, Conte, Di Mauro (67’ Vadalà, 81’ Pistone), Copia, Signorelli, Torcivia (60’ Platania). A disp.: Palermo, Spampinato, Lizio, Pandolfo. All. Giustolisi.
ARBITRO: Gregoris di Pescara (assistenti: Mazzarisi e Ciappa di Caltanissetta).
RETI: 28’ Emanuele, 29’ Copia, 66’ Urso, 68’ Ancione (rig.), 71’ Platania.
NOTE: 36’ espulso Orlando.
Taormina. Uno strepitoso Sporting Taormina batte 3-2 il Catania S. Pio X e si aggiudica con pieno merito la sfida al vertice del campionato di Eccellenza. La vittoria della squadra del presidente Mario Castorina vale doppio se si considera che la direzione di gara del signor Gilberto Gregoris di Pescara, contestato per tutta la partita dal pubblico, è stata a dir poco imbarazzante. Il “fischietto” abruzzese è entrato spesso in confusione, prendendo decisioni assurde non condivise in diverse occasioni neanche dai due assistenti. L’arbitro designato per questo delicato incontro ha dimostrato poca personalità in campo e ha dimostrato anche di non essere maturo per dirigere match del campionato di Eccellenza. C’è da chiedersi come mai, per questa importantissima sfida regionale, sia stato designato un ragazzino che, per quanto visto al “Bacigalupo”, avrebbe combinato “pasticci” anche nella direzione di una gara giovanile a livello provinciale. Sta di fatto che lo Sporting Taormina, nonostante i tanti “ostacoli” messi dall’arbitro (compresa l’esagerata espulsione di Orlando al 36’ per doppia ammonizione), è riuscito a conquistare tre punti importantissimi. La cronaca si apre al 10’: bel lancio di Emanuele per Ancione che non aggancia e l’azione sfuma. Un minuto dopo, il taorminese Orlando dribbla mezza difesa etnea, entra in area e viene falciato con un bruttissimo fallo da espulsione da un difensore avversario: per tutti (compresi i giocatori del Catania S. Pio X, che molto sportivamente si fermano) è rigore, ma l’arbitro, tra lo stupore di entrambe le squadre, lascia continuare. Al 28’ i padroni di casa passano in vantaggio: Emanuele, da due passi, colpisce di testa, il portiere ospite respinge ma lo stesso centrocampista ribatte in rete. La gioia dei ragazzi del dirigente Marco Scimone, però, dura poco. Al 29’, infatti, l’attaccante etneo Copia scaraventa a terra in maniera vistosa un giocatore biancazzurro e solo davanti al portiere realizza la rete dell’1-1: anche in questo caso, tutti attendevano l’assegnazione del calcio di punizione per i taorminesi, ma l’arbitro (in disaccordo anche con il primo assistente, che sorride per l’ennesima imbarazzante decisione del “fischietto” abruzzese) convalida il gol tra le vibranti proteste dei giocatori locali e del pubblico del “Bacigalupo”. Al 35’, ancora una svista arbitrale: Battaglia è lanciato a rete e viene trattenuto da un difensore (ultimo uomo), ma per Gregoris è tutto regolare. Al 60’ il guardalinee Mazzarisi indica una rimessa laterale a favore del Catania S. Pio X: Gregoris, lontano dall’azione di gioco, invece, assegna la battuta allo Sporting. Al 66’, nonostante le avversità, Urso riceve palla a tre quarti campo, si invola verso l’area ospite e con un diagonale realizza il 2-1. Due minuti dopo, Ancione viene letteralmente travolto in area: rigore che l’arbitro, stavolta, non può fare finta di non vedere e che lo stesso Ancione trasforma in rete. Al 71’ arriva il secondo gol del Catania S. Pio X con Platania che trafigge Gulisano dal limite. Al 94’, dopo 4’ di recupero, finisce la sofferenza per tutti e anche per l’arbitro, protagonista in negativo di una giornata per lui assolutamente da dimenticare. Gilberto Gregoris è stato uno dei peggiori “fischietti” visti al “Bacigalupo” negli ultimi anni e le varie squadre siciliane, per il futuro, ne faranno volentieri a meno. L’augurio è che i designatori, d’ora in poi, facciano fare al ragazzino esperienza (ancora tanta esperienza) in altre regioni, lontano dalla Sicilia.