ROBUR-S. ALFIO 1-1
ROBUR LETOJANNI: Saglimbeni A., Di Natale, Saglimbeni F., Donato, Riccobene, Briguglio, Moschella, Agnone, Paratore, Gagliano (57’ Calì), Suman. All. Ruggeri.
S. ALFIO: Contarino W., Argento, La Spina, Sciuto (52’ Paternò P.), Giordano Sorbello, Torrisi (88’ Milo), Virgitto (75’ Contarino R.), Coco, Grasso, Emanuele. All. Marnazzo.
ARBITRO: Patané di Acireale.
RETI: 45’ Briguglio, 60’ Grasso (rig.).
NOTE: espulsi al 67’ Grasso e al 89’ Suman.
Letojanni. Un rigore concesso con troppa fretta e altrettanta leggerezza al S. Alfio ed uno negato alla Robur hanno falsato il risultato di una gara che i locali avrebbero strameritato di vincere. Ne è venuto fuori, dunque, un pari, che sta molto stretto ai padroni di casa, a cui è sfuggita la possibilità di mantenere il passo con la capolista Ciclope Bronte. E dire che i ragazzi del tecnico Ruggeri avevano gestito impeccabilmente per tutto il primo tempo la partita, giocando quasi costantemente nella metà campo avversaria e mettendo in evidenza una superiorità, che gli uomini del presidente Carmelo Laganà riuscivano a concretizzare con la splendida rete di Briguglio, siglata al 45’ direttamente su punizione dal limite con un tiro secco ed angolato, che beffava l’estremo difensore etneo. In precedenza ci aveva, per la verità, provato Suman, ma l’esterno destro non riusciva all’11’ a sfruttare una bella imbeccata di Gagliano dalla fascia, arrivando con un attimo di ritardo sulla palla. La pressione della compagine bianconera, intanto, si faceva sempre più corposa, con gli avversari che faticavano ad arginare le folate offensive di Riccobene e compagni. Solo al 42’ gli ospiti si facevano vedere sotto porta con Coco, il quale da posizione centrale lasciva partire una sciabolata, che l’attento Saglimbene neutralizzava in due tempi. La ripresa risultava una fotocopia della prima frazione di gioco, finché in una delle rare incursioni dei catanesi il direttore di gara intravedeva una trattenuta e, senza esitazione, concedeva troppo benevolmente il calcio dagli undici metri. Si incaricava del tiro Grasso, che, ingannando il portiere, metteva la palla in rete. Da quel momento la gara diventava sempre più scorbutica, i falli si susseguivano gli uni agli altri e a farne le spese era al 67’ l’autore del gol, Grasso, che veniva mandato dal fischietto acese, anzitempo negli spogliatoi per reazione contro un avversario. A nulla, fra l’altro era servita la mossa del coach Ruggeri che al 57’ mandava in campo Calì al posto di Gagliano, visto l’eccessivo nervosismo esistente sul rettangolo di gioco, che faceva anche una vittima fra i locali . All’89’ veniva, infatti, espulso Suman. La Robur, in pratica, le ha tentate tutte per prendere nuovamente il sopravvento, ma gli avversari, pur in dieci, hanno saputo ben difendere il risultato, portando a casa un punto, che alla vigilia sembrava proprio insperato.
Antonio Lo Turco
Quando si parla del gol ”angolato” di Briguglio , che a me , il tiro e’ sembrato lento e centrale , nonche’ nel rigore a noi concesso quando si ”intravedeva” una trattenuta ? Quello gli ha stracciato la maglieta infatti neanche ha protestato ….Cmq ognuno vede la partita a modo proprio , io ho visto solo calci e pugni e neanche’ tre passaggi di fila …. Con rispetto Giuseppe .
Ha detto bene la partita è stata falsata visto la punizione concessa, al 45esimo, alla Robur sugli sviluppi della quale la formazione messinese passava in vantaggio. Punizione inesistente infatti. Ps il rigore per il S. Alfio era netto.
Saluti