Catania. Luca Serafini, famoso scrittore e giornalista sportivo di Mediaset, ci racconta in esclusiva come sarà per lui la sfida del “Massimino” di venerdì sera tra Catania e Milan.
Come si avvicina il Milan a questa sfida dopo l’incoraggiante vittoria contro la capolista Juventus?
“Beh, sicuramente con un atteggiamento positivo, la partita contro la Juve ha dato morale ai ragazzi perchè hanno fatto molto bene in fase difensiva, ma credo che il Milan abbia vinto a centrocampo, con un Montolivo sempre più in forma e un ritrovato De Jong. Ho visto una squadra motivata in una vittoria ottenuta con rabbia vera e propria”.
Il pubblico del “Massimino” è l’uomo in più di questo Catania, infatti i rossazzurri hanno costruito la loro classifica in casa. Che partita si aspetta da parte degli uomini di mister Maran?
“Mi aspetto una partita di grande temperamento, con un gruppo che nonostante le sconfitte esterne e non ultima quella nel derby, non ha perso la concretezza e la mentalità, che sono doti importantissime che hanno sempre contraddistinto i rossazzurri e secondo me mister Maran è bravo nel tenere questo grande gruppo unito. Per quanto riguarda i tifosi, è vero, sono davvero il dodicesimo uomo in campo e il Milan dovrà stare attento a non perdere la concentrazione”.
Il Milan ha incassato 18 reti di cui la metà su calci piazzati, di cosa necessita la squadra in fase difensiva?
“Sicuramente di grande attenzione e di grande autostima, per esempio ho visto un Abbiati che ha saputo subito reagire dopo le due papere nel match pareggiato contro il Napoli, ho visto un Mexes molto più tranquillo nello stile di gioco nelle ultime partite, anche se Acerbi non mi convince poichè sempre disattento e facile ad errori difensivi, forse avrebbe bisogno di essere motivato”.
Dopo il passaggio del turno anticipato in Champions League, si aspetta un Milan protagonista nella prossima finestra di mercato a gennaio?
“Dopo il devastante mercato estivo del Milan non mi aspetto un mercato brillante a gennaio, anche se tenderei a rafforzare il reparto offensivo piuttosto che quello difensivo, poichè oltre al Faraone non abbiamo attaccanti di grande mobilità e agilità in generale, vedi Pazzini”.
Sembra che il presidente Berlusconi abbia davvero dato la carica a questa squadra, il Milan ha bisogno anche di lui al “Massimino”?
“Credo che i giocatori, l’allenatore e tutto lo staff siano abbastanza maturi per automotivarsi, sicuramente l’intervento del presidente è stata la scintilla che ha riacceso le speranze di questa squadra che si trovava spesso disorientata, quasi avesse paura di scendere in campo, ma la figura del presidente è importantissima all’interno del club, ricordo ancora infatti quando scese in campo per incoraggiare il Milan durante le gestioni di Sacchi e di Capello”.
Catania e Milan hanno fatto gli stessi punti nelle ultime 5 gare, secondo lei questa volta chi la spunterà?
“Non mi piace fare pronostici, anche perchè prevedo una partita molto combattuta tra due formazioni che in questo momento si equivalgono, quindi ho proprio la sensazione che la partita finirà con un pareggio”.
Achille Teghini