Dopo la vittoria casalinga contro la Sampdoria, il Catania aveva riacceso una piccola fiammella per le speranze di una salvezza, che sono totalmente svanite nella brutta sconfitta subita oggi a Verona, i rossazzurri perdono 4-0, e danno l’estremo saluto alla massima serie. Una squadra, quella etnea, spenta, svogliata e scarica, come se gli undici in campo fossero reduci dai postumi della tipica “scampagnata” di Pasquetta. L’Hellas Verona fa il suo gioco, velocità, dinamismo nelle ripartenze, ma soprattutto trova il suo punto di riferimento nel sempreverde Luca Toni che sfrutta al meglio le occasioni sottoporta. Fallisce la prova difensiva del Catania, Rolin non regge Iturbe e riceve il cartellino giallo dopo 60 secondi, il centrocampo rossazzurro è assente, Lodi non pervenuto nelle due fasi di gioco, Rinaudo prova a fare quello che può in fase di copertura e Plasil cerca di portare palla in avanti per far salire la squadra, peccato che Barrientos sia troppo lezioso, Bergessio troppo isolato e Leto sprecone, un copione già visto durante tutta la stagione, l’unica nota positiva forse, è quella di aver fatto esordire il giovane Caruso.
LE PAGELLE:
FRISON 5: Sicurezza a sprazzi per il portiere veneto, che sicuramente poteva fare di più per evitare il quarto gol, per il resto incolpevole sulle altre tre reti subite.
MONZON 4: Ancora un match che lascia seri dubbi sul valore del cartellino del giocatore argentino, inconcludente su tutti i palloni e sulla sua fascia di competenza.
PERUZZI 4,5: Poteva rendersi più utile in fase d’impostazione, invece subisce anche lui la velocità dei giocatori avversari e non riesce ad essere concreto nella marcatura che porta al gol del vantaggio i padroni di casa.
SPOLLI 5: Scende in campo in extremis con una forma fisica poco concreta, non si dimostra il pilastro difensivo della squadra.
ROLIN 4: Completamente fuori da ogni schema la prestazione del giocatore uruguaiano, si perde nelle ripartenze dei giocatori avversari ed è completamente inefficace nel rendere sicuro il reparto difensivo.
LODI 4: Assente, un vuoto lasciato al centrocampo, non difende e non offende, prestazione insufficiente.
RINAUDO 5: Cerca di recuperare i palloni sulla mediana, ma non morde abbastanza soffrendo la velocità degli avversari, mette la grinta ma non basta.
PLASIL 5: Cerca di compensare il lavoro del compagno Lodi, portando palla oltre il centrocampo per servire il reparto avanzato, ma è poco efficace.
BARRIENTOS 4,5: Troppo lezioso, troppo lento nei movimenti ed eccessivamente accerchiato dagli avversari, il giocatore argentino non riesce a trovare spazi e quindi non riesce ad inventare palloni pericolosi.
LETO 5: Sprecone e troppo confuso, dovrebbe giocare con più calma, ma continua a sbagliare anche le cose più elementari, la corsa non basta.
BERGESSIO 5: Isolato e mai cercato dai compagni, fa di tutto per muoversitra le maglie avversarie, ma il suo sacrificio risulta essere inutile.
ALL. PELLEGRINO 6: La formazione che fa scendere in campo non lo segue, cerca di incoraggiare i suoi anche sotto di quattro reti, ma non trova risposte, coraggiosa la scelta di mettere dentro il giovane Caruso.
Achille Teghini