Taormina. “Taorminesi in movimento, dopo avermi inviato una segnalazione alla quale ho prontamente e cortesemente risposto, circa il trattamento dei rifiuti prodotti dai cittadini risultati positivi al test Covid-19, ha pubblicato un incomprensibile post nel quale si dicono alcune sciocchezze e, soprattutto alcune falsità. Chiarisco la questione”: a spiegarlo è il sindaco di Taormina, Mario Bolognari.
“Le utenze Covid-19, come stabilito dalle diverse ordinanze del presidente della Regione Siciliana, fin dal mese di marzo – spiega il sindaco – sono di due tipi: utenze di positivi in isolamento (tipo A) e utenze di negativi posti in quarantena (tipo A1). Queste ultime, che a Taormina sono state tante fin dalla prima settimana di marzo 2020, a causa dei rientrati dall’estero o da altre regioni d’Italia, sono di competenza del Comune e sono state servite dalla ditta Tekra, secondo i protocolli previsti dalle stesse ordinanze regionali. Gli operai della Tekra sono stati formati allo scopo e sono stati dotati dei dispositivi individuali prescritti. Quindi il punto 5 del post del M5S ha il solo scopo di creare un falso allarme”.
“Le utenze di tipo A, invece, che a Taormina abbiamo cominciato ad avere dai primi giorni di settembre, sono di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale, come previsto dall’art. 2, comma 1, dell’ordinanza n. 2/Rif del 25 settembre 2020, che modifica e integra le norme della precedente ordinanza n. 1. In effetti, la ditta che ha vinto l’appalto ha provveduto a organizzare con gli utenti, ritirare due volte la settimana e conferire come rifiuti speciali la indifferenziata prodotta dai positivi e dai loro conviventi. Il punto 4 del post è falso: i cittadini dichiarati positivi sono stati regolarmente serviti”.
“Al punto 3 del post del M5S si dice che il sindaco avrebbe scoperto il 20 novembre e avrebbe dato mandato ai Comuni di organizzarsi per le utenze di tipo A. Si getta una luce di dubbio e confusione su una materia delicata che ancora non è definita. Precisiamo. L’Asp di Messina, il giorno 13 novembre, scrive ai Comuni di Taormina, Patti, Milazzo, Barcellona P.G., Sant’Agata di Militello e Mistretta, e solo a questi sei Comuni su 108 della provincia di Messina, riferendo che la ditta Medieco ha comunicato di poter svolgere i ritiri richiesti solo parzialmente, a causa dell’improvviso aumento dei contagi nelle ultime settimane. Pertanto, si evidenzia la necessità che codesti Comuni provvedano in proprio”.
“Non viene indicata una data di inizio, tant’è che ancora la ditta Medieco continua il servizio anche da noi. Nel frattempo, per prudenza, abbiamo provveduto ad assegnare delle somme al dirigente dell’area competente per la copertura del servizio almeno fino al 31 dicembre 2020. Questo servizio, se e quando sarà avviato, non potrà essere svolto dalla ditta Tekra, che da me interpellata si è dichiarata non in possesso dei requisiti necessari. Pertanto, abbiamo fatto una immediata ricerca di mercato per individuare gli eventuali contraenti, in grado di partire in qualsiasi momento ad effettuare il servizio”.
“Infine, per ulteriore chiarezza, una circolare del 18 novembre 2020, emanata dal dirigente generale Foti, che si occupa della materia per tutta la Regione Siciliana, ha stabilito che appare chiaro che i costi devono essere posti a carico della Asp territorialmente competente, sia se si provvede direttamente, sia se, in sua vece, provveda il Comune. Altrettanto chiaro è che i costi sostenuti dal Comune saranno rimborsati dall’Asp di Messina”.