Taormina. “I lavoratori di Asm Taormina, riunitisi in assemblea, hanno deciso di chiedere la sospensione temporanea di tutti i servizi svolti per conto del Comune data l’impossibilità di espletarli considerate le attuali condizioni economiche-finanziarie dell’Azienda e contestualmente avviare la procedura di pignoramento nei confronti del Comune per il recupero delle somme dovute ad Asm”: a scriverlo, in una nota, sono i lavoratori dell’Azienda servizi municipalizzati presenti all’assemblea che ha avuto luogo ieri mattina al parcheggio Lumbi.
“Preso atto delle affermazioni rese dal sindaco di Taormina, Mario Bolognari, nell’incontro tenutosi in Municipio con i rappresentanti sindacali aziendali della Municipalizzata lo scorso 13 gennaio, definito dallo stesso primo cittadino di cortesia poiché l’interlocutore dei dipendenti è il liquidatore Asm, dimenticando forse che da primo cittadino rappresenta l’intera proprietà dell’Azienda – spiegano i dipendenti – i lavoratori ritengono opportuno dare un segnale forte per evidenziare le attuali difficoltà in cui si trova l’Azienda dal punto di vista economico e finanziario. Desideriamo rimarcare, ancora una volta, che in un anno, con senso di responsabilità, i dipendenti hanno accettato di essere posti in cassa integrazione per ben due volte per consentire un risparmio sul costo del lavoro all’azienda. Nella riunione era emerso l’impegno del sindaco di fornire entro un giorno una risposta circa la possibilità di poter intervenire economicamente a sostegno dell’Azienda secondo modalità e tempi di corresponsione di almeno una parte delle somme vantate. Pur tuttavia, essendo ormai trascorsi tre giorni dall’incontro non è pervenuta alcuna risposta in merito. Appare inspiegabile come mai, malgrado l’accordo relativo alla transazione dare-avere pari a 2 milioni e 400 mila euro da versare a vantaggio di Asm (il debito vantato da quest’ultimo era di circa 3 milioni) siglato il 28 maggio dello scorso anno tra il sindaco ed il liquidatore, dopo quasi otto mesi non siano stati formalizzati gli atti necessari che autorizzino l’accredito delle somme dovute. Nonostante abbiamo ricevuto rassicurazioni circa la garanzia dell’erogazione degli stipendi con l’intervento diretto da parte del Comune, rimane critica l’esposizione debitoria nei confronti dei fornitori, e lo stato attuale delle finanze aziendali non ci permette di essere nelle condizioni di far fronte alle paventate azioni legali per il recupero delle somme vantate. Alla luce di ciò si ritiene necessario ed improrogabile dover richiedere un intervento del liquidatore affinché si faccia portavoce delle nostre istanze evidenziando l’impossibilità di poter onorare gli impegni presi non avendo a disposizione la liquidità sufficiente per garantire il pagamento per l’impiego delle risorse umane e il costo delle forniture necessarie per l’espletamento dei servizi affidati all’Azienda, in particolare per quanto concerne i settori relativi al trasporto scolastico ed alla manutenzione dell’acquedotto e della pubblica illuminazione. Nel caso in cui i servizi continuassero ad essere erogati, infatti, si rischierebbe di aumentare in maniera esponenziale i debiti accumulati nei confronti dei fornitori che aggraverebbe ancora di più la situazione debitoria dell’Azienda. Infine, si richiama l’attenzione sulla circostanza che il perdurare di tale situazione non consente ad Asm di versare i dovuti contributi previdenziali ai lavoratori nonché i tributi da corrispondere nei confronti dell’erario. Aspetto questo da non trascurare per le eventuali conseguenze che ciò comporterebbe”.