Da Antonio Pitrelli, riceviamo e pubblichiamo:
“In qualità di presidente del Comitato Permanente delle Emergenze ad Ortogrande, a Giardini, mi sono preoccupato durante le recenti settimane di tastare il polso fra molti residenti del rione, ottenendo risultati degni di essere portati alla vostra conoscenza. Molti di voi residenti a Ortogrande non erano minimamente a conoscenza del grave pericolo che sovrasta il quartiere e pende sui nostri affetti e sui nostri beni. Questo dato conferma la mia supposizione iniziale, che vagheggiava all’inizio del mandato di rappresentanza conferitomi, ossia che nessuno, nel corso degli anni, avesse provveduto ad informare la cittadinanza del reale pericolo. E quando dico nessuno, mi riferisco agli amministratori susseguitisi nelle varie legislazioni alla guida di Palazzo dei Naxioti. L’opera di informazione da me svolta, supportato da alcuni di voi, in conseguenza di atti ufficiali indirizzati agli Enti preposti a livello locale, provinciale e regionale e le notizie che di conseguenza ne sono derivate, ha colpito nel segno. Adesso vi è sicuramente maggiore comprensione della reale situazione. Ma questo non mi soddisfa ancora. Continuerò nella mia opera di sensibilizzazione verso i residenti e la popolazione tutta di Giardini. Potremmo essere ad un passo dal desiderato traguardo. Alcuni tasselli stanno andando al loro posto a delineare e completare quel mosaico di situazioni che, fino ad ora, nessuno ha cercato di far collimare. Fino ad ora, infatti, abbiamo inviato documenti ed espletato azioni mirate presso i responsabili degli uffici che contano, a tutti i livelli (anche a Roma) che stanno portando ad alcuni inevitabili (e prevedibili) risultati concreti. Il lavoro svolto fino ad ora è stato portato avanti senza la luce dei riflettori delle bandiere di parte e dei relativi lustrini, ma solo grazie alla volontà del sottoscritto, che ha iniziato ad interessarsene dal settembre dello scorso anno (quindi solo otto mesi fa) e che è stato affiancato da alcuni residenti che hanno compreso la reale portata sia del pericolo incombente e non ancora cessato, sia dell’opportunità di dare una svolta certamente positiva e priva di dubbi, che consentirà a tutti noi, in un prossimo e vicino futuro, di dormire quei sonni tranquilli che invece, fino ad ora, sono stati ingombrati da incubi di vedere spezzata una normale aspettativa di vita, come purtroppo è accaduto a Giampilieri ed in altre località della nostra bella isola del sole.
Ribadisco che chi si è applicato in questa situazione spuria, non lo ha fatto per brama di potere, ma solo per tutelare la popolazione. In concreto, posso affermare che non ci fermeremo fino a quando la vicenda non vedrà il suo naturale esito positivo. Ben 1200 persone, ossia tutte quelle che rappresento, aspettano risposte concrete, non voli di fantasia o rinvii di decisioni, magari dovuti ad opportunità legate alle elezioni del prossimo maggio e mi pare superfluo ricordare a tutti che quelle 1200 persone sono altrettanti elettori. Molti, pertanto, dovranno meditare in tal senso. Nessuno potrà fregiarsi di meriti che non gli competono, solo perché da anni ne parlano. Appunto. Ne parlano e basta. Basta parole, servono i fatti. E subito. Diversamente, sapremo rispondere e ricondurre a più miti consigli tutti coloro che, inopportunamente, a partire da questi giorni, ne faranno il proprio vessillo in campagna elettorale. Altre problematiche devono essere risolte, a partire dalla vasca di accumulo dell’acqua potabile che giace silenziosa ed inattiva da sempre, in attesa di pochi accorgimenti che le consentano di rendere un servizio dignitoso ed essenziale alla popolazione, di fornitura dell’acqua potabile per caduta in conseguenza della gravità. Il problema del turismo potrebbe essere affrontato da più lati con conseguenze degne di nota e ricadute positive anche in termini occupazionali. Invece, tanto per cambiare, non vede soluzione per colpa di mancanza di volontà, di presupposti propositivi ed accordi e rappresenterebbe un vero toccasana per l’economia della nostra città la quale, per chi lo avesse dimenticato, è inserita nel distretto turistico di Taormina, ossia il principale di tutta la Sicilia. Ma a cosa serve avere una Ferrari e non essere capace di guidarla? Agere, non loqui. Grazie per l’ospitalità. Antonio Pitrelli”.