Taormina. Al Taormina Film Fest la “scatenata banda di Boris”, serie e film di culto che ha rivoluzionato il modo di fare tv e cinema, raccontando con ironia e sarcasmo il mondo degli “addetti ai lavori” e dei suoi innumerevoli compromessi all’italiana. Ma si tratta di autori e attori più che interessanti e vitali, per il nostro cinema, e la nostra televisione, sotto diversi profili: Mattia Torre, regista e sceneggiatore di “Boris”, autore di irresistibili monologhi comici (da poco raccolti nel volume: “In mezzo al mare”: qualcuno lo considera il vero erede di Flaiano o Scarpelli). Antonio Catania (Diego Lopez, il delegato di produzione) è un comprimario che ha lavorato con grande adattabilità e personalità in tutti i tipi di cinema, dalla commedia di Verdone fino al cinema più estremo di Paolo Benvenuti. Pietro Sermonti (Stanis, il divo), è una popolare figura della fiction capace di rifarsi i connotati spietatamente con l’ironia tossica di “Boris”. Saranno tutti e tre al Festival di Taormina e insieme al direttore, Mario Sesti, incontreranno il pubblico, gli studenti e i giornalisti sia per raccontare gli esilaranti retroscena di “Boris”‘diventato un vero e proprio cult, ma anche per provare a disegnare insieme questa nuova idea di attori e autori capaci di abitare con intelligenza, senza sensi di inferiorità, cinema, serial, parodie e televisione: come dimostra “456”, mini serial grottesco, black comedy satirica, beckettiana/molisana, che Mattia Torre ha ideato e diretto per il recente programma televisivo di Serena Dandini (“The Show Must Go Off) e che verrà proiettato integralmente per la prima volta proprio al Taormina Film Fest.