Taormina. Il Nations Award sbarca in Oriente. Dopo il recente successo della XVIII edizione, impreziosita dalla presenza di attori del calibro di Kevin Spacey e Giancarlo Giannini, è la Cina ad accendere i riflettori sul Premio Cinematografico delle Nazioni che ogni anno si svolge a Taormina. Il presidente Michel Curatolo è stato infatti protagonista a Shanghai dove ha ricevuto un premio per i suoi 25 anni di carriera nell’organizzazione di grandi eventi culturali di livello internazionale. Ad assegnare il riconoscimento le autorità culturali della “Shanghai Science and Art Society” e “Beauty Rush” durante una cerimonia in cui sono stati ricordati anche i momenti più celebri del Nations Award, noto per coinvolgere le star del cinema, come Gerard Depardieu, F.Murray Abraham, Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale. Ma anche i maggiori esponenti di arte e cultura, su tutti gli architetti Libeskind e Fuksas, nell’obiettivo di lanciare un messaggio per le tematiche sociali di più stretta attualità, dall’emergenza climatica alla necessità di una vita più sostenibile, attraverso la rassegna Thinkingreen.
Nel corso della serata Michel Curatolo, dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle autorità cinesi, ha consegnato due speciali Nations Award alla carriera al produttore Scott Ross e al regista e direttore della fotografia Christopher Doyle.
Un inedito asse Sicilia-Cina all’insegna della cultura e della sostenibilità. Cosa c’è dietro?
«È nata una vera e propria sinergia che mette in primo piano le eccellenze e soprattutto la sicilianità. Dal cibo alla bellezza dei territori, passando per storia e appunto cultura. È importante dialogare con altre nazioni, creare contatti per valorizzare la nostra terra. Tutto questo anche grazie al prezioso supporto di Sergio Cacace e Hannah Zhang. Dopo le già avviate attività a Venezia e Cortina d’Ampezzo, l’idea è quella di far capire che arte, cultura e sostenibilità possono essere un grande motore per la crescita, lo sviluppo economico e sociale e fonte di attrazione turistica»
Ma c’è anche un premio speciale per i 25 anni di carriera. Riceverlo in Cina non è comune, cosa si prova?
«Sono molto emozionato e grato alle autorità cinesi per un riconoscimento così importante. Ho iniziato la mia carriera nei grandi eventi internazionali come responsabile delle relazioni esterne di Taormina Arte, poi la preziosa collaborazione con Tiziana Rocca per organizzare dieci edizioni del Film Festival. E poi il Nations Award ereditato da Gianluigi Rondi, direttore ricordiamo della Rassegna Cinematografica di Messina e Taormina dove è nato il David di Donatello».
Dopo 25 anni di carriera la domanda è d’obbligo: quali sono stati i momenti e gli incontri più emozionanti?
«Il pranzo con Robert De Niro parlando di Marlon Brando e quello con Claudia Cardinale che raccontava aneddoti su Alberto Sordi e Sergio Leone. Ricordo anche il compleanno festeggiato a Tom Cruise e la piacevole conversazione con Franco Battiato. Cito questi, ma io guardo sempre al futuro e auspico che il momento migliora possa sempre essere il prossimo».
Cosa ha di particolare il Nations Award?
«Non è un premio fine a se stesso. Per me un festival deve avere uno scopo promozionale per il territorio che lo ospita. Esportare la Sicilia e i suoi asset nel mondo è uno degli obiettivi. Bisogna promuovere la bellezza e le eccellenze. La cultura non è solo celebrazione, ma un dialogo che tutti possono capire. Ecco perché c’è molto spazio al sociale, negli ultimi anni abbiamo coinvolto le star del cinema nel dialogo sulla sostenibilità, riflettendo tutti insieme. Questa la vera sfida a cui credo veramente».