Giardini. Controlli straordinari nell’ultimo fine settimana a Giardini Naxos, dove i carabinieri della Compagnia di Taormina hanno predisposto un apposito piano di controlli, sia di giorno che di notte, per garantire la sicurezza dei cittadini. Il servizio è stato attuato in particolare nelle zone della movida con l’impiego di diverse pattuglie, con il fine di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, nonché di verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada.
Durante il servizio, i carabinieri hanno controllato più 80 persone e oltre 60 veicoli, contestando di diverse violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza di automobilisti e pedoni. L’attività di controllo ai locali pubblici ha portato alla denuncia di un titolare di un’attività di somministrazione alimenti e bevande in quanto, dalle verifiche effettuate con i militari del N.A.S. di Catania, sono emersi gravi carenze igienico sanitarie dei locali. Nel medesimo contesto, inoltre, si è proceduto al sequestro di oltre 100 kg di alimenti vari, detenuti in cattivo stato di conservazione ed in parte privi di tracciabilità. Lo stesso titolare è stato anche deferito dai militari del Nucleo Ispettorato Lavoro di Messina che hanno riscontrato irregolarità alla normativa del settore e trovato un lavoratore “in nero”, motivo per il quale, nei termini di tre giorni lavorativi previsti per legge, si è proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale che sarà eventualmente revocata a seguito di avvenuta regolarizzazione. Per le irregolarità rilevate dal N.I.L., a carico del responsabile sono state comminate ammende e sanzioni per quasi 28.000 euro.
FORZA D’AGRÒ, AGGREDISCE E RAPINA UN’ANZIANA CHE LO AVEVA CHIAMATO PER LAVORI DI GIARDINAGGIO: UN 60ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI
Era stato chiamato per alcuni lavori di manodopera nel giardino ma una volta terminato l’aveva colpita alla testa derubandola di gioielli e altri oggetti trafugati in casa. A distanza di tre mesi è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Taormina l’uomo che dovrà rispondere adesso di rapina aggravata in abitazione e lesioni personali ai danni di un’anziana donna di Forza d’Agrò. Il provvedimento cautelare in carcere scaturisce dall’attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Forza d’Agrò e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, avviata il 18 aprile scorso, allorquando l’anziana del luogo aveva denunciato di essere stata aggredita e rapinata dal 60enne indagato che si trovava a casa sua per attività di manodopera nel giardino. In particolare, la denunciante aveva riferito che, dopo aver terminato alcuni lavori di giardinaggio, il malvivente l’aveva colpita alla testa facendola rovinare a terra priva di sensi e, dopo averle sfilato tre anelli d’oro dalle dita, l’aveva anche derubata di alcuni oggetti di argenteria. La successiva fase delle indagini, sviluppata attraverso l’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza, posizionate nelle zone interessate dall’evento, e la successiva individuazione fotografica eseguita tramite le banche dati in uso alle forze di polizia, ha permesso ai carabinieri di documentare fatti e circostanze che hanno confermato pienamente le dichiarazioni rese dalla vittima e che hanno dato motivo di ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza emersi a carico dell’indagato. Nella fase delle indagini, un importante e fondamentale riscontro è stato ricavato anche dall’acquisizione e dall’analisi dei tabulati telefonici, attraverso i quali è stato possibile accertare che l’utenza telefonica mobile intestata all’indagato era stata agganciata alla cella di Forza d’Agrò, proprio nella zona dell’abitazione della vittima, nella stessa ora e nello stesso giorno in cui è stato consumato il delitto. I gravi indizi di colpevolezza emersi dall’attività investigativa dei militari dell’Arma, compendiate in un’informativa trasmessa alla Procura della Repubblica di Messina, sono stati accolti favorevolmente dal GIP del Tribunale di Messina che ha emesso il provvedimento cautelare, eseguito tempestivamente dai carabinieri nei confronti dell’indagato.