Taormina. Cosa c’è dietro le (finte, per adesso) dimissioni dell’amministratore delegato del Città di Taormina calcio, Maurizio Lo Re, annunciate il 10 giugno 2023? Come mai questo dirigente biancazzurro, sconosciuto ai più, fa finta di gettare la spugna pochi giorni dopo (ma guarda che strana coincidenza!) l’elezione del nuovo sindaco di Taormina, Cateno De Luca? Si tratta di un bluff o davvero Lo Re lascia? Ve lo diciamo subito: si tratta di un bluff.
LE PAROLE DI LO RE: “NON CI SONO LE CONDIZIONI PER PROGRAMMARE”
“Non ci sono le condizioni per poter programmare e pensare in maniera serena a un nuovo ciclo – spiega Lo Re nella nota inviata ai giornali – la politica è ferma e anche la nuova Amministrazione comunale, nelle due settimane dal proprio insediamento, ha una volta di più confermato come il calcio a Taormina non interessi. Abbiamo un problema stadio che è conclamato e, per questo – aggiunge Lo Re – abbiamo atteso la convocazione per un incontro con l’assessore comunale alle Politiche sportive, ma vanamente”.
LE DICHIARAZIONI DI LO RE UNA SFIDA ALL’AMMINISTRAZIONE DI CATENO DE LUCA
Le dichiarazioni di Lo Re, a parte i tempi totalmente sbagliati (la nuova Giunta si è insediata appena una settimana fa) sono un chiaro attacco a tutta l’Amministrazione comunale del sindaco Cateno De Luca. Ma l’ad del Città di Taormina calcio pensa davvero che Cateno De Luca si faccia tirare dalla giacca a discapito dei giovani taorminesi?
Piuttosto, Lo Re chieda di essere ricevuto a Palazzo dei Giurati con più umiltà. E lo faccia senza pretese. Quando accadrà, vada al Municipio, si presenti con educazione “e con due piedi in una scarpa” alla nuova Amministrazione comunale e dica che (finalmente) vuole fare per i giovani di Taormina quello che non ha fatto finora. E allora vedrà che sarà rassicurato dal sindaco anche in merito ai prossimi lavori di riqualificazione dello stadio.
OBIETTIVO DEL CLUB? LA GESTIONE DELLO STADIO “BACIGALUPO”
Facciamo presente che nel “cuore” dell’ad Maurizio Lo Re e del suo stretto collaboratore Giovanni Cardullo c’è soprattutto la gestione dello stadio “Valerio Bacigalupo” di Taormina, anche per l’organizzazione di eventi (e questo lo hanno tranquillamente dichiarato in passato anche loro). Bisogna però capire che tipo di eventi vorrebbero organizzare: manifestazioni sportive e non (e di che spessore), piccoli spettacoli o eventi tipo la “sagra della porchetta”? Inoltre, bisognerà capire se entrambi hanno esperienza nel settore e per quali motivi bisognerebbe affidare al Città di Taormina e non a un’altra società la gestione dell’impianto sportivo.
Lo stadio di Taormina, ci piace sottolinearlo, deve essere visto come un luogo dove far crescere e valorizzare i giovani del territorio e non come una struttura dove permettere a chi viene da fuori Taormina di pensare esclusivamente al business. Infatti, lo ripetiamo ancora una volta: nelle giovanili del Città di Taormina non c’è nessun giocatore taorminese, visto che i ragazzi del vivaio sono tutti di Messina e dintorni.
Nella nostra città, tanto per intenderci, c’è un’altra società calcistica, il Taormina Soccer School, che si dedica esclusivamente ai giovani di Taormina e che è pronta a fare battaglie in tutte le sedi se la gestione del “Bacigalupo” venisse affidata al Città di Taormina.
Nel mese di gennaio di quest’anno, come si ricorderà, la Giunta comunale dell’allora sindaco Mario Bolognari aveva revocato la delibera del 2 novembre 2022 con la quale “si intendeva concedere a terzi la gestione dello stadio Bacigalupo e di tutte le strutture annesse e in dotazione, nelle more dell’espletamento di una procedura di gara volta alla concessione pluriennale”. (Clicca qui per saperne di più).
Sull’argomento ci sarebbe molto da approfondire, ma c’è tempo.
“LE DIMISSIONI DELL’AD LO RE UN ATTO DOVUTO”
La nota inviata dal Città di Taormina calcio ai giornali continua dicendo che “la società biancazzurra accetta le dimissioni dell’amministratore delegato Maurizio Lo Re ritenendole un atto dovuto, non sussistendo le condizioni per andare avanti. Ringraziamo Maurizio Lo Re – si legge nel comunicato – per l’impegno e la passione profusi”.
Dichiarazioni, queste, probabilmente attribuite al dirigente Giovanni Maricchiolo, ma in realtà nella nota stampa non viene specificato chi effettivamente le rilascia. Nella nota si parla di “società” in maniera generica. Ma queste (finte) dimissioni sono state formalizzate ufficialmente al direttivo del club? A noi non risulta.
LE ACCUSE DI LO RE AI TIFOSI: “COSA FATE VOI TAORMINESI PER IL TERRITORIO?”
A fare discutere, il 19 settembre 2022, erano state alcune frasi, ai più apparse fuori luogo, scritte dall’ad Maurizio Lo Re sul suo profilo Facebook (in tal senso ringraziamo il componente del Città di Taormina che ieri ci ha inviato di sua spontanea volontà gli screenshot del post di Lo Re del 19 settembre scorso e dei relativi commenti, alcuni dei quali poi stranamente cancellati dal diretto interessato). Tra l’altro, era stato proprio Lo Re, nel suo post, a scrivere che “il calcio è per tutti e non è un affare privato per pochi”. E poi, quando parla “dei nostri giovani”, chi sarebbero questi giovani visto che nel vivaio biancazzurro non ci sono calciatori taorminesi?
A un commento pubblicato su Facebook dall’ex bomber e vecchia gloria del Taormina calcio, Biagio Nassi, tifoso della squadra biancazzurra, in merito alla chiusura della tribuna dello stadio, Lo Re rispondeva così: “Chi ama il calcio a Taormina si raduni sotto la questura e chieda il perché. Consideri che per questa stagione abbiamo ottenuto l’omologazione del terreno di gioco in deroga, dalla prossima si potrà pascolare il gregge. Prima di emettere sentenze, voi taorminesi guardatevi dentro per capire cosa fate per il territorio”.
La domanda da parte nostra nasce spontanea: ma Lo Re e Cardullo, in tutti questi anni, cosa hanno fatto per il territorio? In prima squadra e nelle giovanili del Città di Taormina non c’è neanche un giocatore taorminese (i ragazzi sono tutti di Messina e dintorni) e a noi non risulta l’organizzazione di grandi eventi di beneficenza o di importanti aiuti al territorio ripetuti nel tempo e voluti dalla società di viale Italia per la nostra comunità.
E poi, a parte le ingiuste accuse a “Voi Taorminesi” (quasi in senso di disprezzo), Lo Re per questura cosa intendeva esattamente? La questura di Messina? I tifosi del Città di Taormina, quindi, avrebbero dovuto recarsi in massa in riva allo Stretto? Per fare cosa? O forse per questura intendeva il Commissariato Ps di Taormina? In ogni caso, è giusto aizzare i tifosi a protestare contro le forze dell’ordine? Secondo noi no. La Polizia ha sempre fatto rispettare le regole e i dirigenti e gli agenti del locale Commissariato di Ps si sono comportati sempre in maniera esemplare.
PER ADESSO CI FERMIAMO QUI
Sulla gestione del Città di Taormina calcio degli ultimi 3 anni ci sarebbero tantissime altre cose ben più importanti da scrivere, ma per adesso ci fermiamo qui.