Taormina. “L’Ospedale San Vincenzo di Taormina costituisce l’unico Polo Sanitario in una zona geografica che si estende da Messina a Giarre ed abbraccia un bacino di utenza che coinvolge i Comuni della Valle dell’Alcantara, della Valle dell’Agrò, oltre quelli del versante nord est dell’Etna. L’Ospedale San Vincenzo conta 179 posti letto secondo le determinazioni della Rete Ospedaliera Regionale del 2019 e dal 2013 ha subito una decurtazione di circa cinquanta posti-letto. Nel 2017 i posti in Pianta Organica Aziendale erano 193”: è quanto si legge in una nota a firma dei sindaci del Distretto socio sanitario D32.
“Il suo Pronto Soccorso nel 2021, e quindi in pieno periodo COVID – si legge ancora nella nota – ha registrato una fisiologica flessione di prestazioni sanitarie attestandosi in quell’anno a 15.815 interventi, mentre negli anni pre Covid i suoi numeri raggiungevano i 20.000 accessi l’anno dei quali la metà, a tutt’oggi, riconducibile a un’utenza proveniente da località siciliane anche fuori provincia che chiedono consulenze ed eventuale ricoveri in determinati reparti considerati di Eccellenza (Chirurgia, Senologia, Otorino, Oncologia Medica). Quasi tutti i Reparti sono in sofferenza per mancanza di Personale Medico, come Anestesia e Rianimazione (dove mancano 8 Medici in Pianta Organica), Cardiologia (4), Urologia (4), Ematologia (3). Medicina (2), Nefrologia (2), Ostetricia (1), Otorino (1), Ortopedia (2), Pediatria (1), Anatomia Patologica (1), Gastroenterologia (1), Centro Trasfusionale (3), Patologia Clinica (3). Inoltre, i reparti di Urologia, Medicina, Medicina Trasfusionale, Radioterapia e Pronto Soccorso sono privi di primario. In atto sono chiusi per degenza i Reparti di Ematologia, Nefrologia ed Astanteria, che forniscono solo prestazioni ambulatoriali e in Day Hospital, mentre i Reparti di Medicina, Cardiologia e Urologia hanno ridotto i posti-letto disponibili, per carenza di personale Medico. Di conseguenza anche le attività chirurgiche di tali Reparti in Sala Operatoria sono fortemente ridotte con con ovvio danno sui D.R.G. prodotti”.
“Particolarmente delicata appare la condizione del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo (C.C.P.M.), presente presso l’Ospedale San Vincenzo dal 2010. La Cardiologia Pediatrica disponeva di sei posti letto, la Cardiochirurgia Pediatrica di otto e la Terapia Intensiva Post Operatoria di quattro, e questo sino al 2019, data a partire dalla quale la Rete Ospedaliera Regionale ha eliminato tutti i suddetti posti letto, che quindi non sono più presenti in organico nonostante di fatto continuino ad esistere sino alla naturale scadenza della convenzione Regionale con l’Ospedale Bambin Gesù di Roma e cioè al 31.07.2023. Inoltre, l’Azienda Ospedaliera Civico di Palermo ha già stipulato una Convenzione con una Azienda Ospedaliera di San Donato Milanese. Le prestazioni ambulatoriali effettuate dall’intero C.C.P.M. dal 2016 al 2021 sono state 28.000, mentre
gli interventi chirurgici effettuati sono stati 933. Il D.R.G. prodotto dal Centro nello stesso periodo è stato pari a 22.738.786,48 Euro. Gli interventi chirurgici praticati dai Sanitari del C.C.P.M. presso altre Aziende Ospedaliere dal 2016 al 2021 sono stati 47 e sono stati effettuati presso l’Azienda Ospedaliera Garibaldi Nesima di Catania, la A.O.U G. Martino di Messina, L’Ospedale di Ragusa e quelli di Enna e Reggio Calabria. I piccoli pazienti calabresi operati presso il C.C.P.M. dell’Ospedale di Taormina dal 2017 al 2021 sono stati in totale 206. Ora, secondo il Decreto Balduzzi è prevista una Cardiochirurgia Pediatrica ogni 4/6 milioni di abitanti. Pertanto, appare non chiara la possibilità di mantenere due centri in Sicilia. La condizione dell’Ospedale sopra descritta allarma le comunità locali e le Amministrazioni che le rappresentano, non soltanto per l’evidente disagio che ne deriva, ma anche per le prospettive future che potrebbero riservare ulteriori ridimensionamenti in assenza di una vera politica di potenziamento”.
“Vista la situazione complessiva dell’Ospedale di Taormina, il Comitato dei Sindaci del Distretto socio-sanitario D32 esprime la propria viva preoccupazione per la sorte del presidio ospedaliero e, in particolare, per il Centro di Cardiochirurgia pediatrica ospitato nello stesso. Chiede al Governo regionale siciliano una chiara presa di posizione sul tema, con un risolutivo intervento circa la prosecuzione della convenzione in scadenza la 31 luglio 2023, nonché sulle carenze d’organico sopra evidenziate negli altri reparti”.