Taormina. Antonio Pennisi, detto Tony, ha scelto di candidarsi all’Assemblea regionale siciliana con Cateno De Luca presidente. Il 25 settembre si torna alle urne e Pennisi vuole impegnarsi in prima persona.
“Essere l’unico candidato taorminese alle elezioni regionali – dice Antonio Pennisi – mi riempie d’orgoglio. Faccio parte della lista Autonomia siciliana con Cateno De Luca. L’ex primo cittadino di Messina non sarà un governatore, non sarà un presidente, ma sarà semplicemente un vero sindaco per la Sicilia. Questo deve fare riflettere tutti, perché noi vogliamo portare un cambiamento all’interno del Governo siciliano. Tanti sono i punti sui quali cercheremo di lavorare, se ci daranno la possibilità. Autonomia siciliana e in particolare io che sono il candidato che rappresenta Taormina e il comprensorio vogliamo portare avanti 10 punti programmatici. La Sicilia deve avere i suoi casinò, tra cui uno a Taormina. Il Teatro Antico deve ospitare spettacoli di alto livello culturale nei mesi che vanno da maggio a ottobre, tranne ad agosto, periodo in cui la nostra città è già piena di turisti. Servono più regole nel settore turistico-ricettivo. I B&B, le case-vacanza e gli altri tipi di piccole strutture ricettive hanno aiutato a trovare nuove soluzioni per il pernottamento dei tanti visitatori. Le case-vacanza sono ormai un punto di riferimento per la nostra regione. Un punto su cui lavoreremo molto è l’imposta di soggiorno, che dovrà essere gestita dai Comuni in modo diverso da come viene gestita adesso. I proventi dell’imposta di soggiorno devono servire soprattutto per la sistemazione delle strade e della cartellonistica turistica”.
“Io sono d’accordo con il presidente Cateno De Luca – prosegue Antonio Pennisi – anche quando dice che la Sicilia deve essere l’isola delle autonomie e delle libertà. La Regione deve semplificare i procedimenti, accorpando e riorganizzando gli uffici e i servizi, decentrando al territorio la gestione delle principali competenze amministrative regionali, valorizzando le autonomie locali e i corpi intermedi con una norma regionale di intangibilità economica-finanziaria pluriennale”.
“La Sicilia – conclude Pennisi – deve essere l’isola che fa largo ai giovani. Serve una rideterminazione della pianta organica della pubblica amministrazione regionale con un imponente piano assunzionale previa stabilizzazione di ogni livello del precariato storico anche in funzione delle prossime quiescenze di breve e medio termine. Poi incentivi per le imprese per la formazione e il lavoro dei giovani con un concreto sostegno alla costituzione di imprese giovanili anche mediante l’assegnazione dei beni del patrimonio e del demanio regionale”.
(Messaggio politico elettorale)