Antillo. “Al Giardino di Redenzione di Antillo ancora un’altra grande manifestazione di solidarietà dimostrata in favore della comunità ucraina ivi accolta. La Misericordia San Giuseppe di Letojanni ha svolto il suo ruolo di vettore solidale portando ad Antillo beni di prima necessità e offerte, raccolti nelle scorse settimane dai volontari dell’Associazione e donati dalle comunità e dalle parrocchie di Letojanni, Mongiuffi Melia e Gallodoro. Ad attenderli le famiglie ucraine ospiti al Giardino, il sindaco di Antillo, Davide Paratore, l’Amministrazione comunale, il presidente della Protezione Civile Vincenzo Sturiale e il parroco Don Egidio Mastroeni”.
“Siamo molto grati – ha dichiarato Alessandro D’Angelo, governatore della Misericordia – per avere avuto l’occasione di concretizzare il supporto a chi, in questo tragico momento, è più bisognevole; e felici di aver potuto utilizzare per il trasporto il nostro nuovo mezzo, per il quale ci auguriamo sia l’inizio di un onorato servizio a favore della gente in difficoltà”.
“Grazie di cuore ad Alessandro D’Angelo, da sempre amico del Giardino – ha dichiarato Don Egidio Mastroeni – grazie alla Misericordia, alle Comunità e alle Parrocchie di Letojanni, Mongiuffi Melia e Gallodoro per la loro concreta vicinanza. Questa attenzione significa prendersi cura delle persone in se e anche dare la possibilità di far fronte ai problemi logistici come pagare luce, gas e quanto serve nel quotidiano. Colgo l’occasione per augurare Buona Pasqua a tutti. Esprimo immensa gratitudine al sindaco Davide Paratore, all’Amministrazione comunale e alla Protezione Civile, che sin da prima dell’arrivo degli amici ucraini hanno dimostrato grande credibilità di solidarietà e affetto verso gli ospiti. Grazie alla mia comunità parrocchiale, ai miei confratelli e alle mie consorelle e alle loro comunità, ai miei amici benefattori e ai fratelli dell’Associazione Maria Calza di Palermo. Grazie all’Arma dei carabinieri che ogni giorno dimostra la sua presenza e attenzione. Il mio Vescovo mons. Giovanni Accolla mi è sempre vicino e sovente mi chiede cosa occorre al bisogno, e con lui il presidente della Caritas e alcuni sacerdoti e le famiglie”.