Taormina. Numerose bottiglie di plastica, boe, parti di ombrelloni e anche la ruota di un’auto. È il “bottino”, in buona parte portato a riva dalle mareggiate di queste settimane, che il personale dell’Università di Catania e del Comune di Taormina in sinergia con gli operatori della azienda Tekra ha recuperato dall’arenile dell’Isolabella.
Interventi di bonifica delle zone A e B della Riserva naturale orientata Isolabella che sono stati promossi dall’area Terza missione dell’Università di Catania, ente gestore dell’area protetta, nell’ambito delle azioni di tutela e salvaguardia del particolare patrimonio naturalistico della Perla del Mediterraneo.
«Si tratta di azioni che l’Università di Catania ha condotto, con la preziosa collaborazione del Comune di Taormina e dell’azienda Tekra, nel rispetto dei protocolli di “Marine strategy” proprio a tutela dell’area protetta affidata all’ateneo catanese dalla Regione Siciliana», ha spiegato Anna Abramo, direttrice della Riserva naturale orientata Isolabella.
«Da diversi anni portiamo avanti interventi per abbattere l’abbandono di rifiuti e soprattutto di plastiche inquinanti nell’area protetta anche con iniziative di sensibilizzazione rivolte ai giovani e ai fruitori della spiaggia – ha aggiunto Anna Abramo alla presenza del dirigente dell’area della Terza missione Lucio Mannino e degli esperti Natalia Leonardi e Fausto Ronsisvalle dell’ateneo catanese – purtroppo ancora oggi assistiamo all’abbandono di rifiuti sia sulla spiaggia, sia in mare, da parte dei fruitori e dei natanti incuranti dei danni prodotti all’ecosistema marino. Rifiuti che a causa delle mareggiate invernali finiscono anche sull’arenile dell’Isolabella».
«La bonifica, che ha visto impegnati numerosi operatori, è frutto di un’ampia collaborazione tra diversi soggetti istituzionali, e non solo, interessati a vario titolo al bene e alla tutela dell’Isolabella oltre che occasione di confronto con il presidente del Consiglio comunale di Taormina, Lucia Gaberscek, e i responsabili della Tekra per organizzare, in vista della prossima stagione balneare un efficiente servizio di pulizia e decoro dell’arenile» ha concluso Anna Abramo.
«Abbiamo sempre avuto una proficua collaborazione e un costante confronto con l’Università di Catania e con la direttrice dell’area protetta Anna Abramo – spiega Lucia Gaberscek – un confronto finalizzato a cercare di migliorare il più possibile il decoro e la fruizione dell’Isolabella in funzione della stagione estiva. Certamente il contributo degli operatori commerciali che insistono sulla frazione è a tutti gli effetti indispensabile, dunque il loro coinvolgimento è un passaggio chiave nell’ottica della valorizzazione della baia».