Taormina. “Il Città di Taormina calcio sta partecipando con ottimi risultati al campionato di Eccellenza e ai vari tornei giovanili, l’organizzazione è impeccabile e vogliamo raggiungere obiettivi importanti, ma non possiamo programmare il futuro se non abbiamo certezze sullo stadio Valerio Bacigalupo”: a dichiararlo è Maurizio Lo Re, amministratore delegato della società biancazzurra.
“L’anno scorso, quando è arrivata la chiamata da Mario Castorina, presidente storico del calcio a Taormina – aggiunge Lo Re – io e il mio gruppo di lavoro ci siamo messi subito all’opera per sposare questo progetto. Nella stagione 2020-2021, nel campionato di Promozione, abbiamo giocato poco a causa della pandemia. Ma abbiamo lavorato dietro le quinte affinchè il calcio a Taormina, oggi, potesse darci queste piccole soddisfazioni. Siamo entrati in un club di Promozione, senza un settore giovanile e senza una scuola calcio. In 15 mesi, partendo dal basso, abbiamo creato una scuola calcio che oggi vanta centinaia di tesserati con 5 affiliate, 3 di Messina e 2 di Taormina. Abbiamo creato un settore giovanile importante, di prima linea, che sta facendo bene nei campionati di competenza Under 15, Under 16, Under 17 e Under 19. Oggi con la prima squadra siamo ben posizionati in classifica, ma soprattutto ci stiamo muovendo in funzione futura. Noi stiamo investendo su Taormina per creare qualcosa di duraturo. Il rischio, però, è quello che il calcio a Taormina scompaia. Questo significa che l’ottimo lavoro svolto dal nostro club in questi ultimi 15 mesi andrebbe a svanire e che tutti i nostri tesserati dal prossimo anno saranno costretti a trovarsi un’altra società sportiva”.
“Lo stadio Valerio Bacigalupo – prosegue l’ad biancazzurro – è la nostra casa. È impensabile, però, fare calcio senza una tribuna omologata. Per poter programmare un futuro importante per il calcio a Taormina, abbiamo l’esigenza che la tribuna venga popolata da addetti ai lavori, genitori, amici, parenti e supporter. Quando siamo arrivati 15 mesi fa a Taormina, non sapevano che ci fossero questi problemi. La politica deve risolvere le problematiche di una struttura così bella, aiutando e sostenendo noi imprenditori che abbiamo tanta voglia di fare bene. Quest’anno, grazie al ripescaggio dal torneo di Promozione, ci siamo ritrovati in Eccellenza con l’obiettivo di disputare un campionato importante. Stiamo mettendo a regime la macchina, ma non possiamo programmare il futuro se non abbiamo certezze sul campo di calcio. Il 30 giugno del 2022, tra l’altro, scade l’omologazione del manto erboso dello stadio. Avevamo già avuto l’omologazione in deroga, ma non sappiamo se la Lega dilettanti ce la ridarà. Questo, quindi, è un grande problema. La nostra società è ben organizzata sotto tutti i punti di vista, abbiamo anche una buona squadra in Eccellenza in grado di disputare un torneo di prima fascia, ma siamo consapevoli che dal prossimo 1° luglio potremmo non giocare più su questo campo. Questa, per noi, è una grande macchia nera”.
LO STADIO “VALERIO BACIGALUPO” DI TAORMINA: IMPIANTO SPORTIVO PROGETTATO DALL’ARCH. PIERLUIGI NERVI
Taormina. Lo stadio “Valerio Bacigalupo” di Taormina, realizzato tra il 1955 e il 1960, è intitolato alla memoria del portiere del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga (avvenuta il 4 maggio 1949). La struttura sportiva, che dal 2007 ha un manto in erba sintetica, si trova a 300 metri dalla via principale della città, il Corso Umberto. Dalla tribuna coperta c’è una meravigliosa vista mare. L’ingresso per i giocatori è in via Guglielmo Marconi, mentre l’ingresso per gli spettatori è in viale Italia. Lo stadio “Bacigalupo” fu progettato da Pier Luigi Nervi, uno dei più grandi architetti italiani. Nervi collaborò alla progettazione del grattacielo Pirelli a Milano e realizzò alcuni tra i più prestigiosi impianti sportivi italiani come lo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, il “Flaminio” e il “Palalottomatica” di Roma. L’arch. Nervi immaginò il piccolo gioiello taorminese con tutta la sua creatività e decise di farlo realizzare con l’insolita presenza di grandi pilastri in cemento che sovrastano la tribuna coperta, cosa assai rara nei campi di provincia, con gli spalti realizzati in marmo di Carrara. Il “Bacigalupo”, la cui capienza massima immaginata per 3mila posti si è poi notevolmente ridotta, è attorniato da un quartiere con le case che si affacciano sul terreno di gioco. Con la costruzione dello stadio, all’inizio degli Anni ’60, riprese l’attività sportiva delle piccole società taorminesi. Iniziò l’U.S. Quarto, diventata poi Tauro, rivale storica dell’altra formazione locale, lo Sporting club. Sopra la struttura sportiva, passa la funivia che collega Taormina centro con la frazione marina di Mazzarò e viceversa. Sopra la tribuna coperta c’è una terrazza panoramica. Il “Bacigalupo”, secondo “Fox Sports”, rientra nella top 15 dei campi di calcio più strani del mondo.