Taormina. Donati 2.000 euro dalla Mutua Sanitaria Cesare Pozzo all’Associazione “Congenital Heart Academy” per supportare il reparto Ccpm dell’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina e aiutare il viaggio del piccolo Andrea verso l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma.
“Un sorriso per i più piccoli”, infatti, è arrivato in Sicilia all’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina. Con il progetto promosso su scala nazionale “Un sorriso per i più piccoli”, la Mutua sanitaria Cesare Pozzo, la Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità, il Coordinamento Giovani e il Coordinamento Donne Cesare Pozzo hanno l’obiettivo di offrire un aiuto concreto ai bambini ospedalizzati mediante donazioni alle associazioni, alle cooperative e alle fondazioni che, sull’intero territorio nazionale si occupano di supportare i piccoli pazienti ospedalizzati con doni, acquisti di materiale sanitario o con tecniche di intrattenimento, come la clownterapia, anche chiamata terapia del sorriso.
Ieri è stata la volta del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo dell’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, convenzionato con l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma. La Mutua sanitaria Cesare Pozzo e la Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità hanno donato 2.000 euro all’Associazione “Congenital Heart Academy” permettendo così di acquistare generi alimentari, prodotti per l’igiene e giocattoli per i bambini ospedalizzati del reparto CCPM. La somma è finalizzata anche a finanziare il viaggio verso l’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma del piccolo Andrea, un bambino di sette anni, da mesi in attesa del trapianto di cuore. La somma donata aiuterà Andrea e la sua famiglia in questo viaggio garantendo loro anche vitto e alloggio.
All’incontro di ieri erano presenti: il direttore del reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, Sasha Agati, la responsabile infermieristica Cinzia Pirti, la coordinatrice del Coordinamento Giovani Cesare Pozzo Florinda Guarnera, oltre ad Antonino Zumbo, Carmine Bonadies, Giacomo Costa e Giovanni Ciraolo.
“La Mutua sanitaria Cesare Pozzo da 145 anni opera nel segno della solidarietà e dell’aiuto reciproco e questa iniziativa ne è la riprova”, afferma Andrea Tiberti, presidente nazionale Cesare Pozzo. “Il presente e il futuro della Mutua continueranno ad essere contraddistinti da questi valori”.
“Abbiamo voluto fortemente questo progetto su scala nazionale perché rappresenta l’anima della nostra Mutua: operare aiutando gli altri – commenta invece Florinda Guarnera, coordinatrice del Coordinamento Giovani Cesare Pozzo -. Poter supportare i bambini e le loro famiglie in un momento di difficoltà come può essere la malattia, è per noi di fondamentale importanza e la concretizzazione di questo progetto fa capire che tutto questo è realizzabile”.
Il Coordinamento Giovani è stato istituito sul finire del 2017 dal Consiglio d’amministrazione di Cesare Pozzo al fine di coinvolgere le nuove generazioni nell’attività della Mutua. L’ambizione della Società di mutuo soccorso Cesare Pozzo, infatti, è che il Coordinamento Giovani elabori proposte sempre più efficaci non soltanto per dare una maggiore diffusione dei valori mutualistici tra i giovani, ma anche per garantire il necessario ricambio generazionale dei soci all’interno della Mutua e nei suoi organismi. Tutto questo, attraverso l’organizzazione di differenti iniziative ritenute utili a raggiungere lo scopo prefissato.
Il Coordinamento Donne nasce sempre nel 2017 con l’obiettivo di avere una maggiore presenza di donne quali socie attive all’interno della Mutua. Ciò, con l’intento dichiarato non solo di ascoltarne opinioni e consigli, ma anche di allargarne progressivamente la partecipazione alla gestione della Società nel suo complesso, rendendole protagoniste della vita del Sodalizio. Con circa 130.000 Soci, per un totale di 350.000 assistiti, la Società nazionale di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo si impegna a garantire da oltre 140 anni il benessere di lavoratori, famiglie e imprese. Tutti i piani sanitari sono studiati per andare incontro alle diverse esigenze dettate dall’età, dal nucleo familiare e dalla professione. Soltanto nel 2020 ha erogato circa 17 milioni di euro per rimborsi di spese mediche e sussidi socio-assistenziali.