Nei giorni scorsi, nel corso dei servizi di controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo della provincia di Messina, per tentato incendio.
Durante un servizio di perlustrazione, i carabinieri della Stazione di Limina, transitando lungo la Strada Provinciale 12 in direzione del centro abitato di Limina all’altezza della località Durbi, hanno notato un principio d’incendio sul ciglio della strada che a causa del forte vento si stava per propagare rapidamente, rischiando di coinvolgere anche una cabina dell’energia elettrica posta ad alcune decine di metri di distanza.
Durante le operazioni di spegnimento, a pochi metri dal luogo dal quale si stava propagando l’incendio, i militari dell’Arma hanno notato un uomo che alla loro vista assumeva un atteggiamento nervoso. Pertanto, insospettiti dall’atteggiamento assunto dall’uomo, i carabinieri lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale che ha consentito di rinvenire, sulla sua persona, un accendino perfettamente funzionante, verosimilmente utilizzato per appiccare il fuoco.
L’uomo dinanzi all’evidenza dei fatti ha confermato l’addebito e, pertanto, è stato arrestato, in flagranza di reato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.
All’esito dell’udienza di convalida, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto operato dai carabinieri, ravvisando nei confronti dell’arrestato gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato incendio, ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.