Taormina. Il Kiwanis Tauromenium Valle Alkantara ha organizzato, insieme al Kiwanis club Etneo, una conferenza on line dal titolo: “Balcani, questi sconosciuti, dall’invasione italiana del 6 aprile 1941, ai profughi rifugiati sul confine croato”. I relatori sono stati: Giuseppe Mazzaglia (storico), Alessandro Maugeri (chair per i minori stranieri non accompagnati e minori scomparsi) e Francesco Vasta (past luogotenente governatore della Divisione Etna patrimonio dell’Umanità). Presenti alla serata anche il governatore Maura Magni e il luogotenente della Divisione 2 Alfio Cavallaro. I presidenti dei due club, Lidia Privitera per il Tauromenium Valle Alkantara e Salvo Laudani per l’Etneo, dopo i tradizionali saluti, hanno introdotto l’argomento.
“Giuseppe Mazzaglia – spiega la past president Sarah Angelico – ha tracciato un esaustivo quadro storico dell’area balcanica dalle origini fino ai nostri giorni, evidenziandone le diversità di popoli dal punto di vista etnico, politico e religioso e per questo motivo i Balcani sono sempre stati luogo di incontri e scontri tra culture, su cui le numerose dominazioni hanno lasciato una traccia profonda. Bisogna immedesimarsi nella cultura, nelle tradizioni di questi popoli per comprenderli anziché giudicarli negativamente. Alessandro Maugeri ha spiegato come ai nostri giorni l’area balcanica costituisce una rotta per migliaia di profughi e migranti provenienti da vari Paesi del Medio Oriente. Il flusso è continuo e le cause, come ha ribadito il relatore, non sono dovute soltanto a motivi bellici ma anche a cambiamenti climatici, e al desiderio di miglioramento delle proprie condizioni economiche. In Serbia e in Croazia soprattutto, i princìpi di tutela dei diritti umani vengono continuamente calpestati tra campi profughi inadeguati e azioni violente da parte della polizia locale. Francesco Vasta ha illustrato in modo esauriente la legislazione italiana per quanto riguarda i migranti, soprattutto i minori non accompagnati, soffermandosi sulla Legge Zampa del 2017, con l’auspicio che i club kiwaniani organizzino corsi per tutori volontari e intervengano negli affidi familiari. Alfio Cavallaro ha ribadito che le divergenze etniche politiche e religiose dei popoli balcani sono spesso la causa degli atteggiamenti di intolleranza nei riguardi dei migranti. In conclusione il governatore Maura Magni ha sottolineato la necessità da parte dei kiwaniani di prendere maggiore coscienza della drammatica situazione dei minori non accompagnati”.