Taormina. Nella giornata di ieri (22 aprile), durante i servizi disposti dalla Questura di Messina con predisposizione di varco controllo transiti presidiato dalla Polizia municipale di Taormina in località Ss 114 intersezione via Crocefisso a seguito di dichiarazione “zona rossa” nel Comune di Giardini Naxos, gli agenti di Polizia locale di Taormina hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un cittadino rumeno residente a Giardini per il reato di false dichiarazioni sulla propria identità.
Nella fattispecie, gli uomini della Polizia Locale, coordinati sul posto dal vice comandante Daniele Lo Presti, fermavano un veicolo in uscita dal Comune di Giardini Naxos al fine di verificare la legittimità dello spostamento. L’autovettura risultava immatricolata all’estero (targhe rumene) e condotta da un rumeno (classe 1992, già noto alle forze dell’ordine) residente in Italia da oltre 60 giorni.
Per tale motivo si procedeva a contestare al trasgressore la violazione di cui all’art. 93 del Codice della Strada (circolava con veicolo immatricolato all’estero residente in Italia da oltre 60 giorni) con applicazione della sanzione accessoria del sequestro del mezzo. Poiché lo stesso conducente non ottemperava alle disposizioni di cui all’art. 207 del Codice della Strada (trasgressore alla guida di veicolo immatricolato all’estero che non effettua il pagamento della sanzione o il versamento della cauzione nelle mani dell’agente accertatore) si procedeva altresì al fermo del mezzo con immissione in depositeria convenzionata.
Appreso che il veicolo sarebbe stato trasportato da carro attrezzi, il conducente veniva raggiunto sul posto da altri due connazionali uno dei quali (un uomo classe 1977) nell’inveire verbalmente contro l’operato degli agenti a difesa del connazionale, a richiesta degli operatori dichiarava generalità risultate poi false a seguito di controllo del documento di identità. Per quanto sopra al conducente venivano elevati verbali per un totale di euro 711 oltre al sequestro del mezzo, mentre la persona successivamente giunta in loco veniva denunciata in stato di libertà per il reato di cui all’art 495 Cp.