Taormina. “In risposta ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti, sezione di controllo della Regione Siciliana – dice il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – il Comune di Taormina ha ieri sera inoltrato via Pec una circostanziata relazione, corredata da ben quindici allegati, confezionata dai responsabili delle posizioni organizzative, coordinati dal segretario generale e dalla responsabile della ragioneria. La scadenza per la presentazione della documentazione era fissata per il 23 gennaio 2021”.
“Com’è noto – prosegue il sindaco – con ordinanza la Corte aveva richiesto in 12 punti un aggiornamento dei dati e una serie di chiarimenti sui contenuti del Piano di riequilibrio adottato dal Consiglio comunale nel febbraio 2018, per un ammontare di circa 18 milioni di euro di indebitamento. Le richieste erano complesse e hanno impegnato gli uffici per quarantacinque giorni, con una non semplice ricostruzione della documentazione. Devo ringraziare per il corposo lavoro, contenuto in centinaia di pagine, tutti i responsabili di area, Massimo Puglisi (Urbanistica e Lavori pubblici), Giuseppe Cacopardo (Servizi alla persona), Agostino Pappalardo (Polizia municipale), Leo Mangano (Servizi alla città), Angela La Torre (Area economico-finanziaria) e Antonino Bartolotta (Area amministrativa). Devo anche ringraziare numerosi dipendenti che hanno collaborato per il confezionamento dei dati e coloro che negli ultimi giorni e fino a ieri sera hanno fatto il lavoro finale, fino all’invio della documentazione. Devo anche ringraziare l’assessore Alfredo Ferraro che con competenza e molta pazienza ha sovrainteso a tutte le fasi di organizzazione del lavoro, con spirito di sacrificio e di abnegazione. Ci siamo ispirati a un principio di assoluta trasparenza e di precisione tecnica, senza alcuna pretesa interpretativa, rispondendo ai quesiti puntualmente e col massimo rigore. Infatti, sappiamo che si tratta di un passaggio nella fase istruttoria del Piano di riequilibrio che sarà seguito da ulteriori momenti di confronto, o, almeno, ciò è quanto noi speriamo”.