Taormina. Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, risponde a una lettera inviata lo scorso 25 ottobre dai rappresentanti dei genitori del plesso scolastico di Trappitello.
“In relazione alla nota del 25 ottobre 2020 (che riportiamo in basso alla pagina, ndr), con la quale le SS. LL. rappresentano la situazione di disagio generato da alcuni casi di positività presso il plesso di Trappitello – spiega il sindaco – si comunica quanto segue. La competenza della gestione dell’emergenza sanitaria dei plessi scolastici non è attribuita al sindaco, ma alle autorità sanitarie (attraverso l’USCAS) che prescrivono le misure da adottare alle autorità scolastiche”.
“Tuttavia, non mi sottraggo a qualche valutazione e, se del caso, a qualche intervento ritenuto necessario per la tutela della salute pubblica. In generale, coloro che hanno avuto contatti con persone risultate positive devono porsi in quarantena per 14 giorni, senza effettuare il tampone; al termine dei 14 giorni, se non sono insorti sintomi, si può tornare in classe. Se si vuole risolvere prima il problema, al decimo giorno bisogna effettuare il tampone; in caso di risultato negativo, si torna in classe. Quindi gli alunni delle classi interessate dovevano seguire questa procedura”.
“Invece, i fratelli degli alunni che hanno avuto contatto con un positivo, quindi nel caso di un contatto indiretto non devono fare nulla e possono continuare a frequentare la scuola, a meno che nel frattempo il loro fratellino risulti positivo”.
“In definitiva, la corsa al tampone è inutile, tranne nei casi veramente in cui è indispensabile per tracciare la diffusione del virus. Ritengo che le disposizioni date dalle autorità sanitarie per la gestione del plesso di Trappitello siano in linea con le regole generali che valgono per tutta l’Italia. Pertanto, vigilerò sulla effettiva attuazione di quanto previsto dal protocollo”.
“Mi risulta anche che l’autorità scolastica abbia scelto la procedura accelerata, cioè il tampone al decimo giorno. Restiamo in attesa del risultato. Non ritengo che vi siano le condizioni per accogliere, allo stato attuale delle cose, la richiesta di chiusura totale del plesso, non prevista da nessun protocollo. Altrettanto per la richiesta di DAD, esclusa dall’ultimo DPCM e dalle direttive ministeriali”.
LA LETTERA INVIATA AL SINDACO IL 25 OTTOBRE 2020