Taormina. Il liquidatore dell’Azienda servizi municipalizzati di Taormina, Antonio Fiumefreddo, con determina numero 213 dello scorso 1° ottobre, ha sospeso con effetto immediato i servizi dell’acquedotto e della pubblica illuminazione svolti per conto del Comune di Taormina.
“L’Asm – sottolinea Fiumefreddo – è in stato di liquidazione come da delibera di Consiglio comunale numero 36 del 22 settembre 2011. Nonostante il 28 maggio scorso sia stato sottoscritto l’accordo di transazione per gli anni 2011-2019, a tutt’oggi non è pervenuta alcuna somma determinando una grave crisi finanziaria. I dirigenti del Comune di Taormina persistono nella loro condotta non liquidando i servizi richiesti, che sono stati svolti da questa azienda. Allo stato attuale, malgrado siano stati inviati gli schemi dei contratti di servizio, non si è provveduto alla loro approvazione”.
“Asm agisce esclusivamente per conto del Comune in ragione dei fatti concludenti così come stabilito da una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione. Abbiamo finora considerato prioritario l’obbligo di corrispondere lo stipendio ai dipendenti e di assicurare i servizi pubblici essenziali come il trasporto pubblico e quello scolastico, insieme a quei servizi attivi come i parcheggi e la funivia. In assenza delle somme dovuteci, quindi, appare impossibile assicurare i servizi dell’acquedotto e della pubblica illuminazione”.
“Richiamati sul punto gli ammonimenti del revisore unico di Asm nonché i molteplici rilievi del Collegio dei revisori del Comune, fatta riserva delle iniziative previste dalla legge per il recupero delle somme dovuteci e richiamata la diffida con messa in mora numero 1095 prot. Asm del 13 marzo 2020 inviata al Comune di Taormina, con l’unico intento di salvaguardare i servizi pubblici essenziali per la cittadinanza, tutelare l’occupazione e osservare compiutamente il mandato ricevuto dal Consiglio comunale, ho deciso con apposita determina di sospendere con effetto immediato i servizi dell’acquedotto e della pubblica illuminazione. Questi servizi sono restituiti alla competenza del Comune che vi provvederà secondo legge”.