Taormina. Conto alla rovescia per il debutto del Festival della lirica dei Teatri di Pietra organizzato dal Coro lirico siciliano. Sabato 1° agosto 2020, infatti, al Teatro Antico di Taormina, andrà in scena il capolavoro di Mascagni: “Cavalleria Rusticana”.
In questi giorni la compagnia al gran completo sta provando e riprovando all’Hotel Le Palme di Catania che ha messo a disposizione le sue strutture.
“Siamo davvero felici, entusiasti e elettrizzati – ha detto Francesco Costa, direttore del Coro Lirico siciliano – di aprire la stagione lirica del Festival dei Teatri di Pietra con il capolavoro verista di Mascagni Cavalleria Rusticana. Abbiamo dovuto reinventare il Festival Lirico 2020 e penso che il risultato sarà di gran lunga superiore al programma originario. Dopo mesi di silenzio abbiamo voluto ideare dei concerti evento che trasmettano al pubblico serenità, calore e sentimenti positivi”.
Un cast davvero importante per la Cavalleria di sabato. Per il ruolo di Santuzza Elena Lo Forte che fu Santuzza ne il “Il Padrino parte III” di Francis Ford Coppola; ad interpretare il ruolo di Turiddu Angelo Villari, mentre a dare voce e corpo al geloso e passionale Alfio, sarà la star del Metropolitan di New York Alberto Mastromarino. A completare il cast, la Lucia di Maria Motta e Leonora Sofia, Lola. E per un cast d’eccezione una orchestra di eccezionale livello, la Sinfonica siciliana, diretta per l’occasione da Lorenzo Tazzieri.
“Siamo riusciti a avviare una meravigliosa collaborazione – dice ancora Costa – con una delle più blasonate orchestre del Sud Italia: l’Orchestra Sinfonica Siciliana. Un partenariato che valorizza le nostre eccellenze siciliane e che è stato ampiamente condiviso dalla dirigenza della Fondazione Palermitana e dal vulcanico sovrintendente Antonio Marcellino. La Sinfonica Siciliana e il Coro Lirico Siciliano sono destinati a un lungo e felice sposalizio artistico e musicale”.
Il capolavoro di Mascagni sarà tra le pochissime rappresentazioni in forma scenica completa a livello internazionale, grazie all’apporto della innovativa regia di Salvo Dolce, giovane e promettente regista siciliano.
“E’ proprio così. Siamo certi che sarà uno spettacolo nuovo, originale, ma sempre rispettoso della tradizione. Innovare nella tradizione, questo il nostro motto. Rispetto per la musica, il libretto, la drammaturgia. Il nostro Festival è stato proprio pensato quale valorizzazione delle nostre eccellenze made in Sicily; in Sicilia abbiamo tutto, non ci manca nulla. Bellezze architettoniche, cultura, mare, l’Etna, clima invidiabile, un popolo forte , caloroso e passionale. E poi il Coro Lirico siciliano, che è stato definito vanto della Sicilia nel mondo e ne siamo fieri”.