Da Salvatore Bozzurro, riceviamo e pubblichiamo: “Carissimo Saro, ho scattato qualche foto di come si presentano oggi i ruderi di San Pancrazio, detti anche Terme di San Pancrazio. C’è anche qualche foto dove ci sono degli scooter, sarebbe bene che i motocicli parcheggino in apposite aree stabilite come frontalmente a un noto pub per non andare ad ostacolare la vista e la bellezza dei siti archeologici. Lo stesso dicasi per il parcheggio degli scooter dove c’è il Teatrino Romano. Di questo intervento di bonifica delle Terme di San Pancrazio, bisogna ringraziare il tuo giornale on line Vai Taormina che ha smosso le coscienze di qualcuno che ancora ama Taormina. Bisogna fare un plauso a Tino Bambara che nonostante si trovi a casa per i motivi che tutti conosciamo, grazie al telefono ha attivato il dirigente comunale Giovanni Coco e il suo personale per portare pulizia e ordine alla città. Sarebbe bene che anche altri amministratori dimostrassero fattivamente maggior cura e prendessero a cuore le sorti della città. Non mi stancherò mai di dire che è uno schiaffo alla cultura tenere chiuso il Castello Saraceno e sarebbe opportuno, dopo circa 15 anni di chiusura, che questo sito archeologico venisse riaperto al più presto. Se vogliamo che i turisti ritornino a Taormina numerosi questi sono i segnali giusti da lanciare. Buon lavoro e cordialmente saluto. Salvatore Bozzurro”.
VISTO CHE SI PARLA DI PULIZIA DEL PAESE, APPROFITTO DI SEGNALARE CHE LA VECCHIA STRADA SAN VINCENZO E’ GIA’ PIENA DI ERBACCE, NESSUNO SI PREOCCUPA DI PULIRLA, DICONO SOLO CHE E’ UNA STRADA PERICOLOSA, BRUTTA, CONDIZIONI DISASTROSI, PERO’ TUTTI CI PASSANO.
SPERIAMO CHE ALMENO SIA FATTA UNA PULITA. STIAMO A VEDERE.
e invece no! intanto anche perchè non è la zecca romana. La zecca a Taormina non è mai esistita, i libri mi dicono che la zecca più vicina a Taormina era a Siracusa. Quelle che noi chiamiamo ‘zecca’ non sono altro che lt terme di Tauromnium. Questo sta a significare l’importanza di Tauromenium per le terme. Infatti oltre a questa, al centro, esistevano altre terme a due cento metri di distanza (Terme di San Pancrazio) Se si vuole più particolari si possono trovare sul libro di Taormina di Ciccio Cipolla.
Allora si pensò che fossero la zecca perchè fù trovata una anfora piena di menete d’oro, che invece non erano altro che il ‘tesoretto’ delle monache dell’edificio davanti, adesso caserma dei CC. A trovarlo fu un operaio che stava lavorando nel giardino privato del Sig. Atenasio, nonno di Vincenzo Rao, avvisò il proprietario per poi sparire con gran parte del tesoro. Una moneta antica la possiede la Sig. Clementina Spada che la ha donata al nipote Marco, figlio di Vincenzo, che mi ha mandato le foto.
Comunque non mi sono proprio dimenticato di queste terme ed ho chiesto al dirigente Coco, di ripulirne il sito, che quanto prima con il permesso della sovraintendenza sarà ripulito.
Vedrò in seguito di segnalarne il sito, con delle ‘insegne’ in basalto lavico, poi dipinte a mano.
il Castello Saraceno manca di servizi igienici, nessun dipendente pubblico o volontario che sia è disposto a stare su un posto di lavoro privo di servizi igienici, altrettanto un luogo se aperto al pubblico deve disporre di servizi igienici……
Tino ti sei dimenticato la Zecca Romana