Taormina. “Legalità e civiltà” sui banchi di scuola dell’Istituto comprensivo 1 di Taormina. Il progetto didattico, finanziato dalla Regione Siciliana e finalizzato alla formazione dell’uomo e del cittadino per contrastare il fenomeno mafioso che spesso si insinua nella mente dei giovani, dando luogo ad atti di bullismo e aggressività, ha avuto luogo durante l’intero anno scolastico nell’istituto della “Perla dello Jonio”, diretto da Carla Santoro. “Particolare sensibilità verso le attività svolte all’interno del progetto – ha spiegato Carla Santoro – è stata dimostrata dal dirigente del Commissariato di Ps, il vicequestore aggiunto Renato Panvino, che ha arricchito il nostro viaggio d’istruzione con preziosi suggerimenti circa la visita di alcuni beni confiscati alla mafia a Reggio Calabria. In tal senso, gli alunni delle classi prime, accompagnati dalle docenti Domenica Cundari, Angiolina Biesuz e Matilde Mulè, hanno preso parte a una manifestazione sulla legalità che ha avuto luogo nel capoluogo calabro. I ragazzi hanno fatto visita alla sede dell’associazione Riferimenti, presieduta da Adriana Musella, figlia di Gennaro Musella, vittima della mafia. Nel pomeriggio, gli studenti hanno incontrato il procuratore generale antimafia, Piero Grasso, che si è soffermato ampiamente sul significato delle giornate, sui valori morali ed etici della libertà e della legalità”.