Una telefonata ai nove prefetti dell’Isola per esortali a intensificare la presenza delle forze dell’ordine nei centri urbani, con sanzioni gravissime nei confronti di chi si fa trovare in giro senza avere una giustificazione accettabile. L’ha preannunciata il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo nel corso della trasmissione Omnibus in onda su La7.
“Sono molto preoccupato – ha affermato il governatore – per l’atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud, e in particolare quella della Sicilia, negli ultimi giorni. Finora abbiamo osservato rigorosamente le norme, secondo cui bisogna restare a casa. Ma ora c’è una sorta di liberi tutti, con l’errata consapevolezza che il peggio sia passato e con il fatalismo tipico e l’aria scanzonata di noi meridionali che ci possiamo concedere anche il lusso di un passeggiata di un’ora. Chi fa questo è un irresponsabile che mette a rischio la propria vita e quella degli altri”.
E ancora: “Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare”.
Gli amministratori comunali della zona jonica messinese d’accordo con Musumeci: “Niente passeggiate sotto casa”
Gli amministratori comunali della zona jonica messinese appoggiano pienamente la linea dura del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che in Sicilia ha vietato le passeggiate dei genitori con i bambini. Il Governatore è intervenuto dopo la nota inviata alle prefetture dal Ministero dell’Interno, che autorizzava “le camminate genitore-figlio purchè vicino a casa”.
“La circolare del Viminale non si applica in Sicilia – spiega Mario Bolognari, sindaco di Taormina – e quindi non si pone il problema. In ogni caso, sono contrario a indicazioni che possano veicolare messaggi di rilassamento o deroghe generalizzate. Giusto porsi il problema dei bambini, ma estendere l’autorizzazione ai minorenni mi sembra una idea imprudente”.
“È comprensibile – dice Lucia Gaberscek, presidente del Consiglio comunale di Taormina – la difficoltà dei tanti genitori che ogni giorno devono trovare il modo per intrattenere i propri figli. Allo stesso tempo, però, siamo consapevoli che il tempo dei sacrifici non può ancora dirsi finito”.
“Autorizzare le camminate con i bambini – dice il primo cittadino di Giardini, Nello Lo Turco – mi sembra poco opportuno, soprattutto in questi momenti dove in Sicilia aspettiamo ancora il picco e stiamo continuando a fare appello a non uscire da casa”.
“Io approvo in toto – afferma Orlando Russo, sindaco di Castelmola – la linea rigida di Musumeci. Ricordo ancora che poco più di un mese fa il nostro lungimirante governatore aveva invitato i cittadini del Nord Italia a rinviare di qualche settimana i viaggi in Sicilia, avendo compreso in anticipo la gravità di ciò che poteva accadere nella nostra isola”.
“La nostra Amministrazione – sottolinea Teresa Rammi, assessore alle Politiche sociali di Letojanni – continua a fare appello al senso di responsabilità dei concittadini. I bambini, certamente, sono quelli che stanno soffrendo di più le misure di contenimento, avendo viste sconvolte le loro abitudini e interrotti i loro rapporti sociali, ma non esponiamoli a inutili possibilità di contagio”.
“Sono in disaccordo – dice Giuseppe Cundari, sindaco di Gaggi – sulla decisione adottata dal Viminale in quanto ciò potrebbe vanificare i sacrifici sino ad oggi fatti dagli italiani e, soprattutto, il duro lavoro svolto nel mio territorio comunale da parte dell’intera comunità gaggese. Questa ulteriore disposizione non fa altro che ingenerare grandi difficoltà interpretative sulle misure da attuare nel controllo del territorio, in quanto in piena contrapposizione all’ordinanza del presidente della Regione Siciliana. Comunque in un momento così delicato le disposizioni devono essere dirette, chiare e prontamente eseguibili, senza lasciare alcun dubbio interpretativo. Pertanto, considerate le varie contrapposizioni dispositive, ancora una volta, invito i miei concittadini a far prevalere il grande senso di responsabilità sino ad oggi dimostrato, e al fine di poter continuare a mantenere Gaggi un’isola felice chiedo ai miei concittadini di rimanere a casa e di uscire solo per i casi di estrema necessità, solo così andrà tutto bene”.
“Dopo tanti giorni di quarantena volontaria per i bambini durante la quale avevano trovato il giusto equilibrio tra la scuola attraverso la didattica a distanza, le attività ricreative in spazi ben delimitati e protetti e con l’affetto familiare – spiega il primo cittadino di Gallodoro, Alfio Currenti – mi è sembrato troppo presto permettere questa attività in un momento dove si stava gestendo e controllando il virus. Premetto che io ho due bambine a casa e quello che ho affermato è frutto di una mia esperienza diretta e vissuta giornalmente. Non sono d’accordo in questo momento per la passeggiata dei bambini con i genitori. Io resto a casa”.
“Credo che in questo momento – afferma Danilo Lo Giudice, sindaco di S. Teresa – la scelta del Viminale sia quanto mai inopportuna. Predichiamo da settimane di restare a casa, anche con modi bruschi. Il messaggio secondo cui si può passeggiare rischia di vanificare il lavoro fin qui fatto”.
“”Il Governo nazionale – dice Matteo Francilia, sindaco di Furci – la smetta di creare confusione. Rimaniamo a casa. Solo in questo modo ne veniamo fuori. Evitiamo di buttare all’aria i sacrifici fatti sino ad oggi. Occorrono responsabilità e buon senso”.