Da Antonio Pitrelli, riceviamo e pubblichiamo: “Giardini Naxos è nel degrado. E’ proprio vero. Siamo entrati in clima di campagna elettorale. Ce ne accorgiamo dagli interventi che si possono leggere sui giornali e sui blog. A mio modesto parere, in qualità di libero cittadino, devono fare riflettere molto di più questi spunti, che trasudano strumentalizzazione da tutti i pori, di tutto quello che, nel silenzio delle tante passate legislature, non è mai stato fatto se non addirittura concepito. Sicuramente, anche in qualità di presidente del Comitato permanente delle emergenze di Ortogrande, quartiere da sempre abbandonato a se stesso, qualche considerazione mi sorge spontanea. E’ tardivo, ma ciclicamente ricorrente in occasione delle tornate elettorali, osservare, nello specifico, che i diversi problemi di cui soffre questo territorio appaiano come occasione di assennata dissertazione al fine di portare acqua al proprio mulino. Da oggi in poi, chissà quante ne sentiremo. Ma durante la quotidianità, lontano dai riflettori elettorali, quanti si sono impegnati a favore dei giardinesi, non intesi come corpo elettorale bensì come esseri umani? La risposta, anche questa volta, è ampiamente conosciuta. Rifiuti, turismo, occupazione, sicurezza del territorio, sono da sempre presenti, ovviamente come problemi insoluti. Ma quello che stupisce, è il lassismo che pervade coloro che pur avendo alcune pur buone idee, si lasciano condizionare dalla generalizzata nullafacenza. Ma allora, perché lamentarsi? E’ come creare ad arte un problema, avendo o pensando di averne la soluzione in tasca, per dopo far vedere di averlo risolto ed accaparrarsene i meriti. Pochezza di metodi e di stile. Più che mai, ricorre un saggio detto latino, al momento in cui taluni si premurano tardivamente, quasi scusandosi, di noi comuni mortali, e soprattutto del nostro consenso, visto che in buona sostanza distribuiamo con magnanimità il nostro voto per ottenere solo le briciole del loro sbandierato interesse: excusatio non petita, accusatio manifesta. Dal canto mio, con l’ottenimento del finanziamento regionale di oltre due milioni di euro per la messa in sicurezza di Ortogrande, ho ottenuto un risultato senza pari, in soli otto mesi, con il contributo di alcuni degni residenti. Per quanto mi riguarda, il resto è solo aria fritta. Ribadisco un altro proverbio latino a me molto caro: Agere, non loqui. Dopo le dichiarazioni di parte, servono i fatti, da parte di chiunque salga al soglio di Palazzo dei Naxioti. Ad ogni buon conto, mi ritengo a disposizione di chi, dopo le elezioni (che mi vedono volutamente parte neutra), invece di fare chiacchiere, volesse risollevare le sorti di questa piccola e (poco) ridente cittadina costiera”.