Da Salvatore Bozzurro, riceviamo e pubblichiamo: “Carissimo Saro, leggo sul tuo giornale on line di alcune liti fratricide che ci sono all’interno dell’Amministrazione comunale, non è la prima volta e non sarà l’ultima che si attuano questi atteggiamenti da parte di consiglieri per poi rientrare nei binari. Conosco da tanti anni uno dei due consiglieri diciamo dissidenti: era un difensore arcigno ma con il gioco moderno ha imparato anche ad attaccare. Il consigliere più giovane, invece lo conosco poco. Ho letto anche di un altro consigliere che vorrebbe che tutta la Giunta comunale fosse mandata a casa. E’ evidente che c’è qualcosa che non va. Tutto questo comportamento nuoce alla città, sappiamo che a Taormina si vive di turismo e quando in seno a chi gestisce la città c’è questo clima, il tutto va a rotoli e non si trasmette ottimismo. Credo che i problemi fondamentali siano altri, qui si sta facendo rumore perchè tutti vogliono comandare o avere una fetta di quella torta da gestire. Il paese è a terra ed invece di fare sinergia per Taormina si sta portando tutto allo sfascio. Purtroppo noto da più parti che il paese non è amato dai taorminesi e forse è più amato dai forestieri. I problemi sono enormi: l’economia turistica è ai minimi storici, mancano la professionalità e il lavoro, la disoccupazione tocca vertici sempre più alti, i beni culturali e monumentali li si utilizza per far pubblicità ma poi sono chiusi (vedi il Castello Saraceno) o pieni di erbacce (possiamo notare tutti i siti archeologici nelle medesime condizioni), non c’è ordine e pulizia, manca la musica folk (che è la radice della nostra storia), il verde è curato solo a tratti, le stradine e le viuzze sono trascurate, sulle spiaggie non mi pronuncio visto che siamo all’inizio della stagione. Ma io dico: al turista cosa stiamo offrendo? Forse niente, in passato si dava passione, amore, cura, prezzi più adeguati, oggi diamo trascuratezza e non curanza, l’ospite si interroga e prima di venirci a fare visita notando cosa avviene nella nostra città ci snobba. Dovremmo cambiare il senso di marcia: se si continua così il buon nome di Taormina svanirà, con il lavoro di tre mesi non si può vivere un anno perchè la produttività si riduce in continuazione. A chi amministra la città direi: diamo e chiediamo collaborazione senza compensi alle persone che amano la città e che abbiano una minima competenza in materia, necessita il contributo di tutti, non facciamo lotte intestine che portano solo rovina. Con la stima di sempre. Salvatore Bozzurro”.