Taormina. Sono circa 40 i cittadini che allo stato attuale si trovano in quarantena volontaria a Taormina. Il dato arriva dagli uffici del Comune. Si tratta di cittadini che sono arrivati dall’inizio dell’emergenza sanitaria nella capitale siciliana del turismo dal Nord Italia o dall’estero. Alcuni cittadini hanno già concluso i 14 giorni di quarantena volontaria e quindi non rientrano nel conteggio di cui sopra.
Intanto, arrivano alcune dichiarazioni del sindaco Mario Bolognari nell’ambito dell’emergenza sanitaria.
“Da una settimana – spiega Bolognari – viviamo una esperienza inedita e inattesa. Siamo impegnati principalmente ad affrontare l’emergenza sanitaria a tutela della salute pubblica. Come autorità sanitaria locale il sindaco è chiamato a rispettare e fare rispettare tutte le norme emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Regione Siciliana. In quanto capo della Protezione civile comunale è chiamato ad agire in sintonia con la Protezione civile regionale e con la Prefettura. Questo ho fatto in questa settimana e continuerò a fare nel prosieguo della crisi”.
“Soprattutto – continua il sindaco – mi sono prodigato per dare una corretta e tempestiva informazione ai cittadini, senza creare allarme, ma richiamando tutti alla necessità di adottare comportamenti in linea con le direttive sanitarie. Di fondamentale aiuto è stata l’attivazione del Centro operativo comunale nel quale convergono la Polizia municipale, i servizi sociali, le associazioni di volontariato, utile per aiutare la popolazione”.
“Giustamente molti nostri concittadini si interrogano sul dopo, sulle conseguenze economiche che la crisi sanitaria ha già provocato e provocherà ancora nei prossimi mesi. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge che affronta problemi che riguardano anche Taormina, come, per esempio, l’indennità di disoccupazione dei lavoratori stagionali, l’aiuto alle coppie che hanno i figli a casa per la chiusura delle scuole, il credito d’imposta per il 60% dei fitti per le botteghe artigianali e i negozi, contributi per la pulizia delle scuole e degli uffici comunali, qualche sospensione di versamenti e sostegno al finanziamento delle imprese, soltanto per citarne alcuni”.
“Ad aprile ci sarà un altro provvedimento, che speriamo sarà ancor più efficace a sostegno del turismo così gravemente colpito, dell’agricoltura, dell’artigianato. Da più parti mi sono state suggerite misure anche a livello comunale. A questo proposito voglio evitare proclami azzardati e spiegare che ogni iniziativa che riguardi le entrate e le uscite del bilancio del Comune non è nella prerogativa del sindaco, ma fa parte dei poteri conferiti al Consiglio comunale, che dovrà, quando potrà, riunirsi e valutare ogni proposta con attenzione per non alterare gli equilibri di bilancio già compromessi per il calo del capitolo delle entrate che ci sarà per effetto della crisi globale e nazionale”.
“Colgo l’occasione per ringraziare le forze politiche di maggioranza e di opposizione, e in particolare i consiglieri comunali, per la compostezza e la serietà con la quale stanno gestendo questa fase emergenziale. Non appena possibile chiederò a tutte le componenti del Consiglio comunale di creare un luogo di confronto sulle possibili misure, che dovranno poi essere calate nel bilancio di previsione 2020 del Comune. È del tutto ovvio che tali misure vanno concertate con il Governo e con la Regione, in un quadro equilibrato di giustizia sociale e di trasparenza”.
“Eventuali aiuti alle imprese turistiche devono trovare un ristorno da parte dei livelli superiori e non essere caricati solo a scapito della qualità dei servizi. L’unità di crisi e il tavolo tecnico che abbiamo istituito il 2 marzo torneranno utili per una concertazione di tutte le parti sociali cittadine. Non dimentico che viviamo in un comprensorio e che anche con i Comuni vicini dovremo cercare di adottare provvedimenti omogenei che non creino dislivelli all’interno del comparto turistico”.