Taormina. Missione ricca di soddisfazioni ed emozioni. Sono stati 17 gli interventi di cardiochirurgia pediatrica eseguiti durante il campus presso il “Jakaya Kikwete Cardiac Istitute” di Dar es Salaam in Tanzania, da medici e infermieri provenienti dal Ccpm di Taormina e dal Bambin Gesù di Roma.
L’attività internazionale permanente presso l’unico centro di cardiochirurgia pediatrica della Tanzania, è giunta al sesto anno di collaborazione, periodo nel quale oltre 100 volontari, medici, infermieri e personale specializzato provenienti da diverse istituzioni italiane e guidate dal direttore del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, Sasha Agati, hanno affiatato la collaborazione con il personale tanzano, formandolo e migliorandolo. Un team internazionale capace di affrontare e risolvere casi di altissima complessità.
Questa missione ha segnato l’avvio della cardiochirurgia neonatale con il trattamento di un neonato di 3 kg affetto da una ipoplasia severa dell’arco aortico ed un grosso difetto interventricolare, bimbo che solo dopo 24 ore dall’intervento era già nelle braccia della mamma.
Ed ancora due interventi ad altissima complessità; quello di “Fontan”, eseguito su un paziente di 4 anni proveniente dall’Etiopia, e la correzione completa di un bimbo di 3 mesi affetto da “Trucus arteriosus”, operazione che in Italia viene eseguita nei primi giorni di vita. A sottolineare la grande importanza della presenza italiana in questa nazione africana, anche la visita di Roberto Mengoni, ambasciatore della Repubblica Italiana in Tanzania.
Il team in missione in Tanzania era composto da medici e volontari provenienti da Taormina e dal resto d’Italia: Sasha Agati, Rosanna Zanai, Antonella Pino, Andrea De Zorzi, Giuseppe Ciccarello, Giovanni Argiroffi, Eleonora Patanè, Mirko Novelli, Micol Scacchi, Iacopo Di Vetta, Biagia Accinni, Giusy Pinto, Irene Capuano e Benedetta De Chirico.
Per il team italiano le sorprese e le emozioni non finiscono qui. La notizia era nell’aria e la conferma è arrivata proprio durante i giorni di permanenza in Tanzania. Gli angeli internazionali sono pronti a ripartire per rimettere piede sul suolo africano, addirittura fra pochi giorni. Questa volta è il Ministero della Salute della Namibia ad aver invitato il team cardiochirurgico del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo. La notizia arriva attraverso una telefonata e una successiva lettera ufficiale della delegata del Ministero, che chiede al gruppo di medici del Ccpm di potersi recare in Namibia, per poter trattare chirurgicamente dei bimbi, visto la loro lunghissima lista d’attesa, e stabilire un programma di sostegno per lo sviluppo e la sostenibilità della cardiochirurgia pediatrica in Namibia.
Si legge nella lettera come in passato i pazienti siano stati trasferiti presso Città del Capo, in Sud Africa, con costi elevati e insostenibili per il governo. Grazie a questa iniziativa in collaborazione con i medici italiani, finalmente si apre uno spiraglio di speranza, i bambini namibiani potranno essere operati presso l’ospedale della capitale Windhoek.
I medici del Children’s Hospital sono in trepida attesa del team italiano. Il trattamento chirurgico sarà offerto gratuitamente senza alcuna distinzione di classe sociale e il viaggio verrà finanziato attraverso le donazioni. È un traguardo incredibile per il Ccpm essere “partner” di una nazione così importante come la Namibia, ma anche un motivo di grande orgoglio per chi dovrà portare avanti i primi interventi di cardiochirurgia pediatrica in una nazione così lontana e così diversa.