Taormina. Da Maria Di Fede, riceviamo e pubblichiamo la mail che è stata inviata dai partner del Sicilia Convention Bureau al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, per scongiurarne la chiusura.
“Per far sentire la nostra voce – spiega Maria Di Fede – abbiamo chiesto ad operatori e sostenitori di sottoscrivere la lettera sulla piattaforma change.org (http://chng.it/GYC4vwC4). Ad oggi abbiamo raggiunto 420 firme (sostenitori, operatori del settore eventi e turismo siciliani, italiani e internazionali)”.
LETTERA APERTA DEGLI AFFILIATI E DEI PARTNER DEL SICILIA CONVENTION BUREAU
“Egregio presidente, egregio assessore, chi vi scrive è il turismo, quello sano, quello consapevole. La notizia dell’imminente e inaspettata chiusura del Sicilia Convention Bureau ha lasciato attoniti ed increduli gli operatori della Meeting Industry siciliana e internazionale”.
“Il lavoro svolto dal team del Sicilia Convention Bureau negli ultimi 10 anni è stato encomiabile e i nostri colleghi lo hanno sempre fatto con grinta, passione, e professionalità, facendo conoscere a tutti noi le potenzialità del lavorare insieme e le grandi possibilità che possono nascere dal confronto a livello regionale, nazionale e internazionale”.
“Il primo grande successo da riconoscere al team del Sicilia Convention Bureau è sicuramente la creazione di una rete tra i professionisti del turismo dediti al segmento MICE. Una rete utile e funzionale allo scambio di idee, alla nascita di nuove partnership, alla partecipazione attiva a progetti di respiro locale e internazionale che hanno avuto sempre una ricaduta economica positiva sul territorio siciliano. Ma soprattutto, grazie a questa rete che si è costruita, dopo 10 anni di duro lavoro, possiamo finalmente dire che anche in Sicilia c’è un’immagine univoca e di qualità, in grado di competere a livello internazionale”.
“Siamo loro grati per gli eventi e i congressi veicolati in Sicilia (1700 gli eventi intercettati e circa 600 quelli confermati in maniera diretta e indiretta), generando un fatturato potenziale dal 2009 ad oggi pari a oltre 180 milioni di euro; per gli educational organizzati per presentare le potenzialità della nostra bella isola agli addetti ai lavori di tutti i mercati esteri; per la costante partecipazione a fiere e workshop di settore, sviluppando oltre 20.000 prospect, che ha permesso anche alle piccole aziende affiliate la possibilità di essere rappresentate e di avere una vetrina, che ha contribuito alla creazione di un marchio unico e riconoscibile a livello internazionale ed ha permesso la realizzazione di un Data Base profilato, fatto di contatti utili, costantemente aggiornati e condivisi tramite le puntuali Newsletter inviate dal Sicilia Convention Bureau per presentare le novità della destinazione Sicilia”.
“E negli ultimi anni, al turismo congressuale, si sono aggiunti gli sforzi del team per il rilancio del turismo leisure e del segmento legato ai matrimoni internazionali. Vogliamo veramente cancellare con un semplice colpo di spugna questo Know-how e i milioni di euro investiti e recuperati?”.
“Per noi operatori il Sicilia Convention Bureau per 10 lunghi anni ha significato anche e soprattutto formazione. È infatti grazie ai loro progetti educativi che la filiera turistica siciliana ha potuto beneficiare di una formazione di alto livello, di Master Class con speaker e testimonial internazionali che hanno portato nuovi input e nuova linfa a tutti gli affiliati e non solo”.
“SCB è stata la prima vera vetrina della Sicilia come destinazione per Eventi e Congressi, ha svolto un ruolo di primo piano nella promozione e nella commercializzazione delle nostra isola. Guidandone lo sviluppo come Destinazione ha promosso l’integrazione dei servizi offerti dagli operatori che agiscono all’interno della filiera turistica locale, e ha così contribuito alla definizione di un prodotto turistico il più possibile unitario da condividere con i potenziali viaggiatori/aziende in cerca di informazioni sulla validità della destinazione. I loro sforzi hanno avuto una duplice valenza: da un lato quella di far comprendere a noi tutti cosa ricerchino gli stakeholder del settore; dall’altro di permettere a questi ultimi di prendere in considerazione la Sicilia, facendo sì che risalisse nella scala di gradimento come destinazione per i viaggi di incentivazione aziendale e i meeting internazionali”.
“Da sottolineare anche l’importanza svolta dall’osservatorio turistico congressuale, strumento introdotto in Sicilia per la prima volta proprio dal Team del Convention Bureau, che è servito a noi tutti a prendere coscienza della valenza del nostro comparto”.
“Siamo tutti consci che avere una voce unica e un vestito che rappresenti bene cosa significhi fare turismo in Sicilia sia un vantaggio per tutti gli operatori del settore e, a nostro avviso, per tutta la Sicilia. Lasciare che questa immagine costruita nel tempo venga nuovamente messa in discussione e, ancor peggio, oscurata dalla chiusura del SCB è uno svantaggio per tutti e non è chiaro quale possa essere la strategia che possa sostituirla”.
“SCB è stata ed è ancora una realtà agglomerante di tutte le grandi e piccole aziende turistiche presenti nella nostra terra. È un marchio riconosciuto a livello internazionale e pensarne la chiusura senza una alternativa è l’ennesimo esempio di miopia imprenditoriale”.
“Siamo la filiera che vuole sensibilizzare tutti, istituzioni, imprenditori e singoli cittadini. Perché perdere anni di risorse, di lavoro, di contatti, di partnership che hanno contribuito a creare una nuova immagine positiva della Sicilia sarebbe un autogol”.
“Per questo auspichiamo che chi di dovere intervenga prontamente. Confidiamo e non vogliamo perdere la speranza che una soluzione positiva si trovi entro fine anno. Sarebbe davvero grave mettere da parte un marchio di questo peso e le professionalità che lo hanno reso internazionalmente noto”.
Cordiali Saluti / Best Regards
Maria Di Fede