Uno dei racconti più letti nel mondo, Pinocchio scritto da Carlo Lorenzin (in arte Collodi), narra le avventure di un pezzo di legno fattosi bambino. Già dal sunto emerge il significato simbolico di un passaggio che, ogni Uomo attua nella sua vita, praticamente inconsciamente: si potrebbe banalizzare dicendo dal nulla della nascita alla costruzione di un individuo pensante, se non fosse che la Nascita, ha già in se il miracolo dell’esistenza e che pure Pinocchio (dal sacro albero Pino e… Occhio), detiene in se, già come pezzo di legno, parlante e senziente, tutte le caratteristiche di un risveglio iniziatico.
Il nostro Eroe, in effetti, passa tutte le fasi di un vero cammino dentro l’Universo quale da sempre viene attuato all’interno di società attente alla crescita non solo materiale ma anche spirituale di un individuo: Fuoco, Acqua, Terra, Aria (bruciatura dei piedi e il fuoco nel bosco, la pioggia davanti alla casa della Fata e il mare, il penzolare dalla forca ed il volare col colombo, il viaggio nel ventre della Balena…).
Le figure che accompagnano Pinocchio sono dei veri traghettatori e richiamano anch’esse le classiche figure archetipe dei Maestri che si palesano quando il neofita ha bisogno di apprendere prima di passare oltre; ma non è solo il richiamo esoterico ad essere palese: i parallelismi con la vita del Signore e le parabole sono davvero evidenti.
Insomma Collodi ci offre una favola per ogni età e, sarà forse questo l’aspetto che avrà ispirato il Maestro Antonio Cericola, a comporre un’Opera in giovane età, proprio su questo “Pezzo di Legno”.
Pinocchio: Alejandro Escobar.
La voce del grillo parlante: Pippo Franco.
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Sabrina Conti