Taormina. I carabinieri della Compagnia di Taormina hanno arrestato a Savoca un 40enne, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti dell’ex convivente.
Nella notte di lunedì la Centrale Operativa della Compagnia di Taormina ha ricevuto una richiesta di soccorso da parte di una donna e ha inviato una pattuglia presso la sua abitazione.
I militari, giunti sul posto, hanno constatato la presenza di un uomo che con tono di voce alto e bussando insistentemente al portone dell’abitazione della donna pretendeva di entrare benché ella non volesse. Anche dopo l’intervento dei Carabinieri, che tentavano di riportare l’uomo alla calma, questi, imperterrito, ha continuato a rivolgere alla donna parole ingiuriose e minacciose.
La vittima ha riferito ai militari che, poche ore prima, il suo ex convivente era già andato a casa sua e l’aveva aggredita fisicamente, aggiungendo di aver convissuto con lui per circa 4 anni e che gli episodi appena accaduti non erano gli unici ed altre volte, nel corso della loro relazione, l’uomo era stato violento nei suoi confronti e proprio per questi comportamenti aveva deciso di porre fine alla convivenza.
Anche nel gennaio 2019 i militari dell’Arma erano intervenuti, su richiesta della donna, poiché a seguito dell’ennesima discussione, il quarantenne, con un calcio aveva infranto il vetro della porta di accesso all’abitazione.
I Carabinieri hanno pertanto arrestato l’uomo per il reato di maltrattamenti. L’arrestato è comparso avanti al Giudice per le indagini preliminari che ha convalidato l’arresto operato dai militari e, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenendo sussistere le esigenze cautelari di reiterazione del reato, desumibili dalle stesse modalità delle condotte poste in essere nel tempo.
Le denunce da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori, sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela.
L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.