Taormina. È stato presentato a Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina il volume “Acufene, quel maledetto fischio. Le nuove frontiere per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione”, edito dalla Maurfix, di Daria Caminiti, esperta in Otorinolaringoiatria e Allergologia e responsabile del Centro Siciliano Acufene (Csa).
«Il libro nasce da anni di studio, ricerca ed esperienza nel trattamento dell’acufene – ha detto Daria Caminiti – Il Centro Siciliano Acufene dal 2010 ha sviluppato approcci all’avanguardia e innovativi protocolli farmaceutici, riabilitativi e chirurgici per migliorare la qualità della vita e liberare i pazienti acufenici dal quel “maledetto” fischio che disturba la vita. E dopo quasi 10 anni è giunto il momento di mettere nero su bianco anni di duro lavoro e tutta la nostra esperienza nei percorsi di cura e riabilitazione dell’acufene fornendo una guida per chi soffre di acufene, un aiuto a riconoscerne i sintomi e una esortazione a combatterlo perché dall’acufene si può guarire».
Insieme all’autrice, davanti ad un pubblico attento ed interessato, sono intervenuti anche gli altri specialisti che hanno che hanno contribuito alla redazione del volume: Maria Teresa D’Agostino, biologa nutrizionista; Cristina Vitale, specialista in ortognatodonzia; Gianluca Barca, osteopata; Milena Samperi, psicologa; Francesco Fiumara, specialista in radiodiagnostica; Barbara Valenti, specialista in radiodiagnostica.
Durante l’incontro l’autrice, Daria Caminiti, e l’editore, Maurizio Andreanò, hanno consegnato all’Assessore ai Servizi sociali, Istruzione e Cultura del Comune di Taormina, Francesca Gullotta, alcune copie del volume per essere donate alla biblioteca comunale. «Ringrazio Daria Caminiti e l’editore per questo gentile omaggio alla città di Taormina – afferma l’assessore Francesca Gulllotta – che ancora una volta dimostra la sua sensibilità nei confronti dei più deboli e di chi soffre. Taormina non è solo turismo, iniziative come questa evidenziano che c’è anche una attenta attività culturale che acquista ancora più valore perché svolta da gruppo di giovani professionisti».
L’evento è stato promosso dal Centro Siciliano Acufene e organizzato da Maurfix, casa editrice del volume, con il patrocinio del Comune di Taormina. Erano presenti anche il vicesindaco del Comune di Taormina Enzo Scibilia, il presidente del Consiglio comunale Lucia Gaberscek e alcuni consiglieri comunali; oltre ai responsabili delle farmaceutiche e delle aziende che hanno consentito la realizzazione del progetto editoriale: Maurizio Aricò di Lofarma, Gianfranco Statello di Alk-Abellò, Daniele Incardona di Modica Ortodonzia, Enrico Sortino di Nuova Farmaceutica; Luisa Russo del Centro Analisi Biomediche Taormina.
Il libro presenta le cause, la diagnosi e il trattamento del disturbo attraverso un approccio multidisciplinare. «In ambito nutrizionale il trattamento dell’acufene – spiega Maria Teresa D’Agostino, biologa nutrizionista – segue dei protocolli innovativi che vanno ad identificare alcuni composti chimici che potenzialmente inducono il disturbo. La ricerca continua per personalizzare le terapie in base alle problematiche metaboliche del paziente». L’orecchio non è, dunque, l’unico responsabile dell’acufene: la causa spesso è legata a disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.
«Il trattamento dell’acufene dal punto di vista gnatologico – afferma Cristina Vitale, specialista in ortognatodonzia – ancora oggi non è molto conosciuto. L’esperienza del libro, oltre ad approfondire alcuni aspetti di questo disturbo, è stata molto costruttiva perché ci ha permesso di crescere come team». Un lavoro di equipe che ha visto la collaborazione di vari specialisti per migliorare la qualità di vita dei pazienti acufenici.
«Ogni professionista – spiega Gianluca Barca, osteopata – ha portato delle conoscenze nuove che abbiamo integrato nel tempo riuscendo a mettere a punto degli innovativi percorsi di cura e riabilitazione. L’obiettivo dell’osteopata è quello di ripristinare la corretta fisiologia. funzione di tutti quegli elementi che sono all’origine dell’acufene».
Documentato storicamente fin dall’antichità, il tinnitus continua ad essere causa di sofferenza accompagnata da ansia, irritabilità, stress che sfocia spesso in depressione. «Il ruolo dello psicoterapeuta cognitivo- comportamentale all’interno di una equipe per la cura dell’acufene – spiega Milena Samperi, psicologa – è desenzibilizzare il paziente dalla paura connessa all’acufene, paura di non riuscire più nelle normali attività quotidiane, di non essere capiti, che non esista cura, attraverso una graduale sostituzione del pensiero negativo».
Diagnosticare le cause e le patologie responsabili del sintomo acufene è il primo passo per iniziare un percorso terapeutico riabilitativo. «La diagnostica per immagini – spiega Francesco Fiumara, specialista in radiodiagnostica – fornisce delle informazioni importantissime sullo stato morfologico delle strutture coinvolte nell’acufene che aiutano a suggerire un approccio terapeutico idoneo». «È stato un onore aver collaborato alla stesura di questo libro – afferma Barbara Valenti, esperta in radiodiagnostica – perché l’acufene è un disturbo molto diffuso nella popolazione. Ed è importante conoscere il significato di questo disturbo che, a volte può nascondere problematiche più complesse, per poi rivolgersi ad uno specialista».