Messina. “Lavorare a bordo delle navi non è semplice, specie se si è membri di un equipaggio. Tuttavia, questa è una esperienza unica. Inoltre, l’equipaggio che lavora a bordo di una imbarcazione è specializzato in precisi ambiti e ogni singolo componente ricopre un determinato ruolo. A bordo delle navi si trovano sub-equipaggi che sono presidiati dal commissario di bordo, figura a capo di una distinta unità operativa alberghiera. L’organizzazione della nave prevede anche una gerarchia e tra le figure troviamo anche quella dell’allievo commissario che oggi, con la rimodulazione dei contratti, viene chiamata assistente commissario”.
“Sono questi alcuni dei temi trattati al Nautico “Caio Duilio” di Messina dall’assistente commissario Pietro Genovese, nell’ambito di un convegno organizzato dalla scuola e dall’ingegnere e docente di logistica Bottari con l’ausilio della dirigente scolastica, Maria Schirò, come continuità all’alternanza scuola-lavoro prevista dal Ministero dell’Istruzione. Agli alunni delle classi 4I e 5I, presenti al convegno, sono stati spiegati i principali compiti del commissario di bordo che, oltre a presidiare la reception, si occupa della tenuta della contabilità dei locali commerciali, della gestione della documentazione equipaggi per ogni imbarco e sbarco, gestione buoni lavoro, annunci di bordo, registrazione carichi e scarichi lavanderia”.
“La carriera del commissario di bordo si articola in 5 fasi. Il primo step è quello dell’allievo commissario (attuale assistente), seguito dal terzo commissario, secondo commissario, primo commissario e capo commissario (Hotel Manager). A bordo dei traghetti il passaggio di grado più particolareggiato avviene tra allievo e terzo commissario. In questo caso troviamo una completa modifica delle funzioni svolte nonchè un passaggio di merito e di riconoscimento dello stesso”.
Importanti le conoscenze delle lingue e le nozioni di sicurezza, per far fronte alle emergenze in mare come un incendio a bordo, uomo in mare, incaglio ed emergenza generale dove solo il comandante, chiamato anche Master, può dare il segnale di abbandono nave. Poichè la sezione alberghiera di una nave funzioni, importante è la collaborazione con il personale di camera addetto alle cabine e gli altri capi servizio”.
“Si diventa assistenti commissari dopo aver conseguito il diploma o una laurea, essere in possesso dei corsi obbligatori per l’imbarco la cui certificazione si acquisisce mediante i centri di formazione marittimi. Cosa ancor più importante l’iscrizione presso l’ufficio Gente di Mare in II categoria come Assistente d’Ufficio”.