Taormina. “Finchè c’è prosecco c’è Speranza”. Cinemadivino fa tappa a Taormina. Sulla terrazza dell’Hotel Continental, venerdì 10 agosto alle 20,30, il film “Finchè c’è prosecco c’è speranza” di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Teco Celio e Liz Solar. Prima della proiezione degustazione di vino e prodotti del territorio.
La Regina del turismo siciliano si appresta ad ospitare cinema divino la manifestazione che sta riscuotendo successo in tutta la provincia. Sulla terrazza dell’Hotel Continental sarà proiettato il film “Finchè c’è prosecco c’è speranza” di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Teco Celio e LIz Solar. Prima della proiezione, come nelle altre tappe, degustazione di vino e prodotti del territorio.
Cinemadivino che ha spopolato in Emilia Romagna e in altre regioni del Nord è al suo primo anno in Sicilia. Il cartellone è stato portato in Sicilia dall’associazione la Zattera dell’arte, da Passpartao Events di Andrea Melita e Lillo Sciliberto e da Tb design di Tina Berenato. Consulente artistico della manifestazione è Ninni Panzera.
Cinemadivino, che sbarca per la prima volta in Sicilia, prevede altri due appuntamenti, uno il 7 settembre all’Enoteca provinciale di San Placido Calonerò (Il Colore Nascosto delle cose)) e uno a Casa Merlino a Randazzo, contrada Feudo Sant’Anastasia, l’8 settembre (Come un Gatto In Tangenziale) inseriti nel cartellone e un terzo, fuori cartellone, il 14 settembre al Marina del Nettuno di Messina (Chi m’ha Visto).
Per informazioni e prenotazioni 3890271158 o cinema divino.sicilia@gmail.com.
Il film
FINCHE’ C’E PROSECCO C’E’ SPERANZA
di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Teco Celio, Liz Solari
Noir, Italia 2017, dur. 101’
Campagna veneta, colline del Prosecco. Una serie di omicidi e, unico indiziato, un morto: il conte Desiderio Ancillotto, grande vignaiolo che pare essersi tolto la vita inscenando un improvviso e teatrale suicidio. Un caso apparentemente impossibile per il neo-ispettore Stucky, metà persiano e metà veneziano: appena promosso, impacciato ma pieno di talento, per risolvere il caso deve fare i conti con le proprie paure e un passato ingombrante. Sullo sfondo, tra i filari, una battaglia per la difesa del territorio e delle bollicine che anima bottai, osti, confraternite di saggi bevitori: Stucky intuisce presto che la soluzione dei delitti passa attraverso il modo di vedere la vita, e la vite, del conte Ancilotto. E che nella sua cantina, tra vetro e sughero, alcol e lieviti addormentati, si agita un mondo che non vuole scomparire ma, al contrario, rivendica un futuro. (da Film Up).