Taormina. I carabinieri della Compagnia di Taormina diretti dal capitano Arcangelo Maiello, nell’ultima settimana, hanno tratto in arresto 4 soggetti di cui 3 italiani ed un cittadino straniero poiché resisi responsabili a vario titolo di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento, violenza privata, stalking.
Nel primo dei quattro casi a finire in manette un cittadino calatabianese, classe ’85. I militari dell’Arma, in seguito a complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina poichè l’uomo si era reso responsabile nei confronti dell’ex fidanzata, di cui non accettava il suo allontanamento, di atti persecutori, percosse, violenza privata e furto. Nel caso di specie le attività d’indagine condotte nelle immediatezze dei fatti e coordinate dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Messina hanno consentito di raccogliere, in pochi giorni, un quadro indiziario molto grave sfociato poi nella misura cautelare anzidetta.
A Giardini Naxos i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto un cittadino italiano, giardinese, classe ’58, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali commessi in danno dell’anziana madre. I militari, infatti, dopo essere intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, su indicazione della vittima, trovavano la donna in forte stato di agitazione e con evidenti segni di percosse. La donna riferiva ai carabinieri di essere stata colpita per l’ennesima volta dal proprio figlio per futili motivi. La stessa, trasportata presso l’Ospedale di Taormina, veniva riscontrata affetta da diverse ferite lacero-contuse per cui otteneva una prognosi di giorni 15. L’arrestato al termine delle formalità di rito veniva tradotto presso il proprio domicilio in attesa di essere giudicato con rito direttissimo innanzi alla competente Autorità Giudiziaria di Messina.
Solo qualche giorno dopo sempre a Giardini Naxos militari dell’Aliquota Radiomobile sono intervenuti poiché un cittadino tunisino classe ’88 si era reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento nei confronti della propria compagna, anch’ella straniera, classe ‘76. I carabinieri, dopo la segnalazione della donna, prontamente intervenuti sul posto, sorprendevano l’uomo allorquando, sotto l’effetto di sostanze alcoliche, dopo aver sfondato la porta d’ingresso di casa, picchiava selvaggiamente la vittima che, trasportata presso l’ospedale di Taormina, veniva giudicata guaribile in giorni 15 a causa delle percosse ricevute. Anche in questo caso l’aggressore è stato trattenuto presso il proprio domicilio per poi essere giudicato con rito direttissimo.
A Graniti i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto un sorvegliato speciale classe ‘89 poiché accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria compagna e violazione degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria. I militari di Graniti intervenuti su disposizione della dipendente centrale operativa sorprendevano l’aggressore al di fuori del proprio domicilio in orario non consentito e assistendo peraltro alle continue minacce proferite all’indirizzo della stessa donna e dei familiari di questa. Anche in questo caso la donna visitata presso il locale nosocomio di Taormina otteneva 15 giorni di prognosi a causa delle botte ricevute.
Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabili.