Taormina. “Alla lettera R del nostro programma appare la voce restauro e risanamento conservativo. Cosa intendiamo fare? Innanzitutto recuperare la nostra storia, i nostri beni”: lo afferma il candidato al Consiglio comunale Jonathan Sferra che torna ad accendere i riflettori sulla necessità di risanare alcuni luoghi di Taormina, tra tutti il Parco “Giovanni Colonna Duca di Cesarò”.
“Ricordo la villa comunale – spiega Sferra – quando era il cuore verde di Taormina. Punto di ritrovo di bambini, cittadini e turisti. Un punto d’attrazione. Piccolo gioiello che andava tutelato e non abbandonato al proprio destino. Oggi la villa comunale è terra di nessuno. Porta evidenti i segni dell’abbandono,del menefreghismo. Le ferite inferte da una politica che ha dimenticato la tutela della cosa pubblica”.
“Apparentemente sistemata per il G7, alle prime piogge ha mostrato la sua fragilità. Muretti crollati, alberi pericolosi, prato incolto, le tipiche costruzioni chiamate victorian follies pericolanti. Ma è davvero così complicato procedere al suo restauro totale? Credo proprio di no. E’ solo mancata la volontà politica. Noi abbiamo quella volontà”.
“Vogliamo procedere al restauro della villa comunale in partenariato con l’Università ed enti di ricerca, avvalendoci anche della collaborazione del Fai e di sponsor privati, se necessario, in regime di Art Bonus, lo strumento che consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Gli strumenti – conclude Sferra – ci sono vanno semplicemente individuati e usati.”