Taormina. Il Palazzo Duchi di S. Stefano ha ospitato la “Giornata internazionale per la Salute celebrata dalle Nazioni Unite – Ficlu”. Dopo i saluti di Eligio Giardina (sindaco di Taormina), Giuseppe Tindaro Toscano (presidente Club per l’Unesco di Taormina Valli d’Alcantara e d’Agrò), Salvo Brocato (vicepresidente vicario), Wilma de Lazzari (segretaria), Giuseppe Giummarra (responsabile di zona Ilg/Dea), hanno preso la parola i relatori: Francesco La Rosa (chirurgo, specialista in omotossicologia, omeopatia e medicina naturale), Mario Lizzio (naturopata) e Francesca Russo (biologa e nutrizionista).
“Il tema scelto per celebrare la Giornata mondiale della salute programmata dalle Nazioni Unite – ha spiegato il presidente Toscano – intende sensibilizzare l’opinione pubblica per il raggiungimento degli obiettivi sostenuti dall’Unesco, contribuendo al mantenimento della pace, del rispetto e dell’uguaglianza tra i popoli attraverso i canali dell’educazione, della scienza e della cultura. Parlare in prima persona delle proprie difficoltà, delle speranze e dei propri bisogni serve a promuovere la comprensione internazionale, la cooperazione e la pace. Contribuire alla formazione civica e democratica in particolare quella dei giovani, ricercare la verità attraverso lo studio dei problemi locali, nazionali e internazionali, contribuire allo sviluppo sociale ed economico, aiutare i Paesi in via di sviluppo è l’intendimento dell’Unesco”.
“Con la giornata mondiale della Salute – ha proseguito Toscano – l’Unesco si rivolge ai giovani e ai grandi della Terra che hanno il dovere morale di affrontare la salvaguardia del pianeta come un’emergenza immediata con un’economia complementare, ambientale e sostenibile per la riduzione delle emissioni nocive per una migliore qualità della vita e frenare i cambiamenti climatici di cui paghiamo già le conseguenze drastiche degli sprechi di cibo e acqua. Questa giornata deve essere un momento di riflessione sulla tutela della nostra salute. Concludo con un aneddoto: Il cibo sia la tua medicina e la tua medicina il cibo. Infatti noi siamo quello che mangiamo”.