Taormina. Effetto Donald Trump al Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina. Il lussuoso albergo che lo scorso anno, a maggio, durante il G7, ha ospitato il Presidente Usa, si prepara a una stagione con il botto.
“Rispetto all’anno scorso – spiega Stefano Gegnacorsi, manager del Timeo – le prenotazioni dagli Stati Uniti per la stagione turistica in corso nella nostra struttura ricettiva sono più che raddoppiate. L’importante vertice che l’anno scorso ha visto a Taormina la presenza di numerosi Capi di Stato e di Governo è servito a promuovere molto la nostra città in tutto il mondo. Nell’albergo da me diretto sono stati in tanti, finora, a chiederci di visitare e scattare qualche foto alla camera dove ha dormito Trump. Si tratta di un fenomeno che è in forte crescita anche in prospettiva dell’estate che sta per arrivare”.
“Mi piace ricordare che il 26 maggio 2017, al Timeo, ha avuto luogo anche la cena ufficiale con i Capi di Stato e di Governo e con le altre personalità partecipanti al G7. A fare da padrone di casa, nell’occasione, era stato il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Tutti gli ospiti sono rimasti incantati dalla bellezza del territorio, dalla meravigliosa vista sulla baia di Taormina e Giardini e sull’Etna e dalle deliziose pietanze preparate dal nostro chef Roberto Toro. Il menu scelto per l’occasione è stato molto richiesto in seguito da tanti nostri clienti”.
Secondo Gegnacorsi, il boom di prenotazioni dagli Usa al Timeo è dovuto, in parte, anche alla momentanea chiusura del “San Domenico Palace Hotel”: “Se molte prenotazioni dall’America arrivano, oltre che per l’effetto Trump, anche per la bontà del nostro lavoro e per la qualità dei nostri servizi – conclude il direttore – c’è da dire che la chiusura dell’Hotel San Domenico per lavori di ristrutturazione ci ha favorito. Non dimentichiamoci, infatti, che il San Domenico è stato l’hotel che ha ospitato il meeting vero e proprio”.