Taormina. Antonio D’Aveni, candidato all’Ars, si prepara al rush finale. Domenica 5 novembre sono in programma le elezioni regionali e l’attuale presidente del Consiglio comunale di Taormina è in corsa per l’Assemblea regionale siciliana a sostegno del candidato presidente Musumeci nella lista “Diventerà Bellissima”.
“Vedo apparire e riapparire improvvisamente – spiega D’Aveni – altri candidati in corsa per l’Assemblea Regionale che in questi anni non hanno mai mosso un dito per difendere Taormina, Giardini e questo comprensorio tutto, né si sono mobilitati per la provincia di Messina e che adesso promettono mari e monti senza avere neppure l’onesta intellettuale di riconoscere l’inoperosità di questi anni e l’inutilità della propria presenza-assenza quando c’erano da fare delle battaglie concrete a tutela di questo territorio. Domenica è soprattutto un’opportunità per fanculizzare gli assenti, i colonizzatori e i candidati dell’ultima ora. La mia storia personale è una garanzia etica e politica di affidabilità e di impegno. In questi anni ho lottato spesso da solo, e con il Consiglio comunale, e alla fine sono riuscito a contribuire attivamente alla risoluzione di emergenze come quelle per impedire il depotenziamento dell’ospedale di Taormina. Io mi sento pronto a difendere il territorio dai banchi del Parlamento regionale come d’altronde qui ho sempre fatto. Stavolta ho la possibilità di dare ancor più voce alle istanze dei cittadini, per affrontare e provare a risolvere i problemi e creare condizioni per una vivibilità migliore a partire dal promuovere politiche che vanno dalla destagionalizzazione turistica alla difesa del nostro martoriato territorio. Chiedo ai cittadini di non scegliere candidati sconosciuti, messi in lista da onorevoli e non solo, che li hanno fatti scendere in campo solo per far veder la propria forza. Voglio ricordare la battaglia politica fatta a difesa della Cardiochirurgia pediatrica che grazie a me è rimasta a Taormina, in un contesto nel quale ho ritenuto doveroso coinvolgere i Consigli comunali dei paesi limitrofi di questo Distretto sanitario. Questi sono fatti, non chiacchiere. L’ospedale non è stato ridimensionato per merito di quelli come me che si sono incatenati al fianco delle mamme e dei genitori dei bambini. Voglio evidenziare anche il supporto dato a difesa di questi servizi fondamentali per i cittadini da uomini di grande valore morale, come diversi primari che hanno sostenuto la mia causa e grazie ai quali Taormina e il comprensorio possono vantare un ospedale che ha delle eccellenze autentiche nel campo sanitario”.