Taormina. “Chi ha lasciato che si costruisse una orribile baracca di mattoni cotti e cemento nel cortile interno del Castello Medievale di Taormina?”: a denunciare il fatto è la guida turistica Eddy Tronchet. Quest’ultimo, da sempre sensibile ai problemi della capitale siciliana del turismo, potrebbe essere uno dei prossimi candidati a sindaco della Perla nella primavera del 2018. Le sue battaglie, in questi ultimi tempi, hanno portato a diversi frutti. Era stato lui, alcune settimane fa, subito dopo l’attentato terroristico di Barcellona, a “invitare” con decisione il sindaco Eligio Giardina (che ha poi firmato un’apposita ordinanza) a chiudere immediatamente il centro storico al transito veicolare per motivi di sicurezza. Tra i risultati raggiunti da Tronchet, anche la riqualificazione della Piazzetta Belvedere portata a termine grazie all’aiuto di soli volontari. Adesso, la guida turistica torna alla carica e lo fa puntando il dito sul Castello Medievale.
“Chi dobbiamo ringraziare – spiega Tronchet – per questo aborto? La Soprintendenza di Messina ha dormito sonni tranquilli mentre si vituperava il più importante monumento medievale di Taormina? Vogliamo nome e cognome dei progettisti e dei responsabili. Dopo un lungo restauro, il Castello appare completamente abbandonato, ricoperto di erbacce, trascurato, privo di pannelli esplicativi, con le barre del cancello d’ingresso segate e con i pozzi resi insicuri per l’assenza di grate di protezione. Chiedo pertanto al soprintendente di Messina l’intera documentazione relativa ai progetti di restauro del Casteltauro di Taormina. Chiedo la giustificazione della struttura a più vani realizzata lungo il lato occidentale all’interno delle mura di cinta. Alla stessa stregua di una costruzione abusiva in luogo inappropriato, chiedo l’immediata e incondizionata demolizione del manufatto moderno in questione. Di quali opere non ancora eseguite necessita il Castello di Taormina per essere inaugurato e aperto al pubblico di visitatori?”.