Taormina. Si ritorna a parlare di Casinò. Stavolta, tocca al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, che in un’intervista a un sito specializzato, ribadisce che Taormina avrà presto la casa da gioco. “La nostra ambizione principale – spiega il presidente Lombardo – è l’incremento turistico. Il cosiddetto kursaal, che può avere al massimo tre giochi da tavolo, è una casa da gioco con una concessione B e quindi non è funzionale a questo scopo. Esiste un ordine del giorno approvato dal Parlamento nazionale e lo faremo rispettare. Il turismo è una risorsa fondamentale per lo sviluppo della Sicilia e potrà creare occupazione e benessere, anche se ci rendiamo conto che non è un Casinò che può risolvere la crisi, che è internazionale, del turismo in Sicilia. Sulla riapertura del Casinò a Taormina ne ho parlato nei mesi scorso con il Governo nazionale, che si è mostrato favorevole all’apertura di alcune case da gioco nel Mezzogiorno e specificatamente a Taormina, dove tra l’altro esisteva già negli Anni Sessanta. L’assessore regionale al Turismo, Nino Strano, è un fautore da anni dell’apertura della casa da gioco nella Perla dello Jonio e al Parlamento nazionale nelle scorse legislature aveva presentato alcune proposte di legge a tal riguardo. Il ddl prevede la riapertura di case da gioco già operanti nel territorio nazionale, come è Taormina. Poi è positivo che i giocatori debbano obbligatoriamente pernottare nell’hotel, sia dal punto di vista turistico che da quello della sicurezza. Avere dagli attuali 4 ai possibili 40 Casinò in Italia è forse eccessivo, ma individuarne una decina in località vocate a un turismo d’elite, in Sardegna, in Campania, in Puglia, sarebbe la soluzione migliore. In Sicilia, oltre a Taormina, penso per esempio a Erice, oppure a Cefalù”.