Taormina. Zubin Mehta, uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, dirige sabato 8 luglio alle 21.30 al Teatro di Taormina l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo nella Nona Sinfonia di Beethoven dopo i concerti che lo videro protagonista nel 2000 e nel 2001 alla guida dei complessi artistici della Fondazione. Un grande evento, in collaborazione con Taormina Arte, che aprirà la rassegna Anfiteatro Sicilia promossa dall’assessorato Turismo della Regione Sicilia e che verrà trasmesso in diretta sul maxischermo in piazza al Teatro Massimo e sulla web-tv del Teatro. Lunedì il grande direttore indiano che ha diretto più di tremila concerti in tutto il mondo e al quale nel 2011 è stata dedicata una stella sull’Hollywood Boulevard è arrivato in città. Martedì la prima prova con l’Orchestra e l’incontro di saluto con Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione. Il 7 la prova generale a Taormina.
“Sono molto contento di essere tornato a dirigere l’Orchestra di questo Teatro – dice Zubin Mehta – che è cresciuta straordinariamente in questi anni e ha fatto un lavoro straordinario. Palermo l’ho vista appena perché lavoro sette ore al giorno ma l’anno prossimo, quando tornerò qui, mi riprometto di fare un po’ il turista”. “La presenza di Zubin Mehta qui al Teatro Massimo – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – è per noi una grande festa e prelude al suo ritorno nella prossima stagione, con un grande concerto il 7 marzo del 2018. Stiamo costruendo rapporti continuativi con grandi direttori di tutto il mondo nella prospettiva di fare crescere ancora la nostra Orchestra che in questi due anni ha fatto uno straordinario lavoro con il direttore musicale Gabriele Ferro. Il nostro teatro sta crescendo in qualità, in prestigio, in riconoscimenti, come dimostra anche il grande successo della nostra recente tournée in Giappone”.
L’evento apre il cartellone della rassegna Anfiteatro Sicilia promossa dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana: “Anche quest’anno, dopo il successo dell’anno scorso – dice l’assessore regionale Anthony Barbagallo – Anfiteatro Sicilia ospiterà un evento irripetibile, il concerto di Zubin Mehta che dirigerà a Taormina la Nona Sinfonia di Beethoven. Sarà un’occasione unica anche perché per la prima volta in occasione di Anfiteatro Sicilia abbiamo voluto allestire un maxischermo a Palermo, in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo, per dare la possibilità a migliaia di palermitani, di siciliani che accorreranno per l’occasione, e dei tanti turisti, di assistere in diretta al concerto. Abbiamo voluto promuovere così un metodo nuovo di fruizione dello spettacolo, accessibile e innovativo che punti a diffondere sempre di più manifestazione di spessore artistico e culturale e che potenzi efficacemente l’immagine della Sicilia nel mondo”.
Tutto pronto a Taormina, dove gli alberghi sono sold out, e dove la Fondazione Taormina Arte ha organizzato un evento speciale dedicato proprio a Beethoven nell’ambito del Taormina Film Fest in programma dal 6 al 9 luglio. “Al Palazzo Duchi di Santo Stefano – dice Ninni Panzera, segretario generale della Fondazione Taormina Arte – dopo il concerto diretto da Zubin Mehta si svolgerà fino all’alba la Notte Beethoven, con la proiezione di tre film nei quali la musica del grande compositore è protagonista: Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, Lezione 21 di Alessandro Baricco, Amata Immortale di Bernard Rose. Un modo per solennizzare il concerto e legare il Festival del Cinema all’evento”.
La Nona Sinfonia è uno dei vertici più alti della musica di tutti i tempi, scelta come Inno d’Europa. Nella sua ultima stagione di vita Bernstein l’ha diretta a Berlino, con cori e orchestre d’Europa dell’Est e dell’Ovest riunite, per festeggiare, con la “scintilla divina” della Gioia, la caduta del muro, la libertà. Come scrive Lorenzo Arruga nel programma di sala, “è l’esplorazione del suono concepita e preordinata da un sordo, che finisce in canto di fratellanza e gioia”. Quanto Beethoven la scrive, nel 1824, aveva completamente perso l’udito. Tanto che alla prima esecuzione avrebbe dovuto dirigere l’orchestra, ed era lì presente, ma di fatto fu un suo collaboratore a coordinare l’esecuzione. “Dei 24 violini, delle 10 viole, dei 12 violoncelli e contrabbassi, dei doppi fiati, l’autore non udiva nulla: gli strumentisti erano stati avvertiti di non far caso ai suoi gesti. Non udì nemmeno quando il pubblico, all’attacco dei timpani nello Scherzo, si lasciò andare a un applauso fragoroso. Fu Caroline Unger, il soprano, che capì subito e lo spinse verso il proscenio, perché guardasse la gente entusiasta. E allora lui vide e rispose con un cenno garbato di ringraziamento”, scrive Arruga.
Solisti, a Taormina, quattro artisti internazionali. Il soprano Julianna Di Giacomo, nata a Santa Monica (California) e considerata tra le più entusiasmanti e promettenti soprano lirico-spinto nel panorama musicale attuale. Tra i suoi impegni più recenti il ritorno all’Opera di Firenze come Elisabetta in Don Carlo con Zubin Mehta e il tour europeo con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Gustavo Dudamel con la Simon Bolivar Symphony Orchestra. Il tenore Michael Schade, uno degli artisti più affermati dei nostri tempi, ospite regolare di tutti i più importanti teatri d’opera e sale di concerto del mondo. Di recente si è esibito ai festival di Glyndebourne, Salisburgo, Grafenegg, Lucerna e Verbier, all’Opera di Stato di Vienna, Amburgo e Berlino, al Metropolitan Opera e alla Canadian Opera Company. Il mezzosoprano la russa Lilly Jørstad, vincitrice di numerosi premi. Il basso Wilhelm Schwinghammer, nato in Baviera, che ha iniziato la sua carriera musicale nel famoso coro della cattedrale di Regensburg.