Giardini. Polemiche per un’ordinanza sindacale che dispone alle 3 di notte la chiusura di particolari attività commerciali. “Il sindaco Nello Lo Turco – si legge nell’ordinanza numero 33 del 16 giugno 2017 – rilevato che il territorio comunale, per la presenza di numerose attività commerciali è interessato in orario notturno da un clima acustico che crea evidente disturbo, da imputare al rumore antropico, dovuto alla presenza degli avventori, che parlano e schiamazzano all’esterno dei locali fino a tarda ora; ravvisato, pertanto, che nel bilanciamento degli interessi in gioco le esigenze generali di assicurare la civile e pacifica convivenza, attraverso il diritto alla tutela della salute pubblica, debbono ritenersi preminenti rispetto al libero esercizio dell’iniziativa economica; ritenuto opportuno e necessario intervenire e disciplinare gli orari degli esercizi di somministrazione e vendita di alimenti e bevande, nonché di discoteche e stabilimenti balneari, dove viene esercitata l’attività di piccoli intrattenimenti musicali, con relativa somministrazione, si dispone di stabilire il seguente orario di apertura e chiusura in tutto il territorio in relazione alle specifiche categorie di attività: esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande dalle 6 alle 3; discoteche e stabilimenti balneari chiusura ore 3; esercizi di vicinato settore alimentare apertura ore 6 e chiusura ore 22; laboratori artigianali chiusura ore 3. Inoltre si dispone l’assoluto divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche dalle ore 2 e fino alla chiusura di tutte le attività commerciali presenti sul territorio”. L’ordinanza del sindaco non è stata ben digerita dalla maggior parte dei titolari di locali notturni. Carmelo Maimone, imprenditore locale, noto per la gestione del “Bombocrep”, locale molto rinomato e frequentato da una clientela selezionata, è su tutte le furie: “Questa ordinanza danneggia parecchio molte attività commerciali – spiega Maimone – come ad esempio la mia, che si è sempre distinta per il rispetto della quiete pubblica a tutte le ore e per la pulizia all’esterno dei locali dopo la chiusura notturna del ritrovo. Molti titolari di attività commerciali di Giardini sono sul piede di guerra perché si sentono penalizzati da questa decisione discutibile del primo cittadino. Sicuramente non staremo con le mani in mano. Stiamo pensando di organizzare una protesta pacifica”.