Taormina. “In relazione e al di là delle ultime dichiarazioni rilasciate da Videobank agli organi di stampa, Agnus Dei rileva semplicemente che non può non essere rispettato il provvedimento del Tribunale, il quale ha accolto provvisoriamente la richiesta di sospensiva richiesta dalla stessa società”: a dichiararlo, in una nota, la società Agnus Dei rappresentata da Tiziana Rocca. “Sospensiva che non consente al momento di procedere con la sottoscrizione del contratto con Videobank – continua la nota – per l’assegnazione dell’organizzazione del prossimo Festival di Taormina. Agnus Dei si rimette con fiducia alle valutazioni del TAR ed auspica che, anche a fronte della intervenuta sospensione interinale da parte del giudice amministrativo, non siano rilasciate ulteriori dichiarazioni infondate in merito e che Videobank non perseveri nel prendere contatti con sponsor e/o artisti e /o annunciare progetti inseriti nella offerta tecnica della Agnus Dei. Come da intervista rilasciata al TgR Sicilia e ad altri organi di stampa, non può non rilevarsi che tra i temi che Videobank fa proprio per la prossima edizione del Festival, vi siano quelli dell’ambiente e della tutela delle donne. Tematiche care ed esplorate per i cinque anni di gestione proprio da Agnus Dei e ribadite, esattamente a pagina 62, nella sua offerta tecnica per l’affidamento del Festival di Taormina 63. Basti ricordare che sin dalla prima edizione Agnus Dei ha organizzato un festival nel segno delle donne e che ha portato in Italia all’attenzione dei media e del pubblico Cecilia Peck e il suo documentario Brave Miss World, film che affronta il trauma della violenza sessuale attraverso il viaggio di una giovane donna da adolescente vittima di stupro, a vincitrice di Miss Mondo ad avvocato attivista. E’ davvero singolare che tematiche, personaggi e film già proposti da Agnus Dei ed estranei alla proposta tecnica di Videobank siano i primi ad essere annunciati da quest’ultima quasi fossero portabandiera di un rinnovato indirizzo del Festival. Ovviamente contro voci e dichiarazioni mendaci ci si riserva di agire nelle sedi competenti”.